In un periodo in cui la moda ha bisogno di eroi, gli stessi eroi che l’hanno fatta grande abbandonano la loro posizione. Inaspettatamente senza danni.
E’ il caso di Ann Demeulemeester che dopo anni di onorata carriera e fama mondiale, abbandona la sua posizione creativa nell’azienda che porta il suo nome abdicando in favore di tre talentuosi designer: Mirjam van den Akker, Sébastien Meunier e Patrick van Ommeslaeghe, che da anni seguono il suo lavoro e collaborano assiduamente all’interno del suo team creativo, quasi un dio Shiva con 4 braccia al servizio della creatività.
La prima collezione firmata dall’assenza di Ann si dimostra assolutamente pertinente a quello che è lo stile Demeulemeester, fatto di dee eterne e immortali che aleggiano in passerella scandendo il tempo a suon di “nero”, quel nero immortale e sognatore che ha consacrato lei a dea di questo Olimpo.
Le tuniche di chiara ispirazione ellenica lasciano fluttuare le preziose sete, non destrutturate ma profondamente strutturate che allo stesso modo portano in sé l’assenza della struttura stessa.
Il nero si alterna all’oro e a degli spruzzi di bianco, gli uomini si alternano alle donne e l’efebico si alterna al maschile, le lunghezze accompagnano la figura e la ammorbidiscono come al solito, i magnifici drappeggi evolvono sul davanti e si mischiano a pantaloni dai volumi ampi.
Una dea dei sogni, intramontabile come sempre. Ann Demeulemeester, anche senza Ann, rimarrà per sempre colei che tutto muove e tutto può.