Jonny Briggs, nato nel 1985, è un fotografo concettuale inglese, il cui lavoro si focalizza sugli effetti latenti ma forti della memoria familiare.
Laureato al Royal College of Arts di Londra, vive e lavora nella capitale britannica.
Alla ricerca di momenti perduti della sua infanzia, l’obiettivo dell’artista è quello di pensare al di fuori della società nella quale è cresciuto, secondo le cui regole è stato educato, e tirarne fuori una realtà nuova che vede come protagonisti se stesso e i suoi familiari.
Il suo processo fotografico, surreale e liberatorio da un punto di vista emozionale, richiama il processo visuale deformato della memoria stessa.
I suoi lavori sono assolutamente personali, intimi. Registrano la psiche dell’artista in ogni momento, in ogni scelta.
Attraverso scene elaborate, Jonny Briggs riesce a creare misteriosi effetti che nelle sue foto, manipolate digitalmente, danno l’impressione di bizzarre scenografie teatrali.
L’immagine che ne viene fuori sembra voler trasportare lo spettatore in un mondo parallelo, in una realtà differente, dove la percezione è perversa, per rivelare qualcosa nascosta sotto la superficie.
Briggs usa e rielabora spesso vecchie foto di famiglia, ponendo i suoi familiari in scene re-immaginate.
Non è difficile percepire una nota sarcastica, una lieve accusa, nei confronti del nucleo familiare, strettamente collegata all’esperienza personale dell’artista.
Attraverso il suo lavoro Jonny, esplorando quella che egli stesso definisce “la costruita realtà familiare” (tema di cui abbiamo parlato attraverso i lavori di Joanna Piotrowska), mette in discussione le relazioni e i rapporti che intercorrono tra i vari membri. Mette in discussione i confini tra bambino e adulto, tra natura e cultura, tra reale e falso, tra se stesso e l’altro, nel tentativo di far rivivere la sua parte inconscia, al di là della bolla familiare.
“I look back to my younger self and attempt to re-capture childhood nature through my assuming adult eyes.”
Lo spirito della ricerca che è alla base del suo lavoro, unito alla bellezza formale dei suoi scatti, alle simmetrie, e all’attenta applicazione del colore, seduce lo spettatore che resta ipnotizzato in un’accurata analisi dell’immagine.
Immagini che richiedono particolare attenzione e cura nell’osservazione, che inducono alla riflessione. Immagini che invitano a scoprire il segreto che celano, il misterioso ricordo che le ha fatte scaturire.
È possibile guardare i suoi lavori sul suo sito.