Parigi è una città dalle mille sfumature e dalle mille facce, una città che cerca di rimanere immacolata, ma che è traviata da guerre e rivoluzioni. Nonostante ciò, sfoggia il meglio di sé vestendosi di luce nella magnifica dicitura di Ville Lumière.
Proviamo a raccontarvela attraverso tre posti da visitare.
Père-Lachaise, la Mèmoire Necropolitaine.
Fare un giro nel cimitero di Père-Lachaise è come fare un giro in uno tra i cimiteri più grandi al mondo e con una vastissima concentrazione di stili architettonici e cultura.
Un viaggio nella storia─passando dal gotico al barocco, dal cristiano ortodosso all’ebraismo─in cui tra le tombe delle grandi personalità della musica, della letteratura e della lirica compare uno strano cenotafio, singolare a modo suo, che porta l’incisione “la Mèmoire Necropolitaine”.
La Mèmoire Necropolitaine è un’associazione culturale che si propone di dare un futuro al nostro passato attraverso la conservazione del patrimonio di immagini funerarie che si articola in un campionario di centinaia di migliaia di raffigurazioni raccolte in tutti i cimiteri del mondo.
La salvaguardia del patrimonio funerario, dei riti, delle culture, della filosofia e delle religioni rivive materialmente ad opera degli stessi fondatori, Anne Fuard e Andre Chabot, che hanno ristrutturato una cappella una volta appartenuta ad Anna Margherita Kutsch, membro della famiglia reale austriaca. La tomba edificata nel 1850 risultava quindi abbandonata e murata ma, per salvaguardarne la bellezza, l’associazione l’ha restaurata e resa emblematica posizionando una grande installazione a forma di macchina fotografica al suo interno e aggiungendo l’iscrizione che le dà il nome.
Tutto quello che muore fuori rimane poi vivo in eterno nelle loro tombe, se le spoglie mortali diventano cenere, immortale rimarrà sempre il ricordo.
Un cenotafio che evoca quindi il ricordo e la salvaguardia dello stesso, un luogo di riposo che custodisce il patrimonio del lutto dei maggiori cimiteri del mondo.
Gli anni 50, mostra ed esposizione al Musée Galliéra.
Il museo della moda della città di Parigi riapre nell’autunno del 2013 con grandi esposizioni sia permanenti che temporanee. Grazie alle donazioni di marchi come YSL e Dior, il museo propone sempre mostre differenti che esplorano la storia della moda passando per il costume del XVIII sec fino ai giorni nostri.
In esposizione attualmente Les Années 50: la mostra si apre con l’esposizione straordinaria del tailleur “BAR” di Dior che nel 1947 rivoluziona l’aspetto della moda dell’epoca spianando la strada a quella che poi caratterizzerà gli anni 50 andando a consacrarlo come guru dello stile.
La mostra ripercorre quindi tutti i momenti emblematici di quel decennio, dai tailleur da giorno agli spettacolari abiti di Haute Couture, dall’abbigliamento da mare e all’intimo, senza tralasciare gli accessori.
Presenti altre grandi firme, pezzi di Vionnet, Chanel, Balenciaga, Balmain, Givenchy, Pierre Cardin ecc.
La guerra è finita e la donna è liberata e, visto che la moda segue sempre il periodo storico fino ad immedesimarvici, gli anni 50 rappresentano quindi la rinascita della couture francese, indebolita e resa schiava della guerra. Ritornano i fiori e i colori accesi, stampe, corsetti e ricami che donano alla donna non soltanto una femminilità nuova ma anche la piena consapevolezza di un nuovo ruolo nella società, una durezza e una convinzione che la guerra ha portato con sé.
Maggiori info:
PALAIS GALLIERA, MUSÉE DE LA MODE DE LA VILLE DE PARIS
10 avenue Pierre Ier de Serbie 75116 Paris – Tél : 01 56 52 86 00
Marché aux Puces de Saint Ouen, scarti di lusso.
Nella periferia di Parigi si trova il primo mercato di antiquariato ed usato del mondo. Vi si può trovare ogni genere di curiosità dai piccoli oggetti di uso comune all’oggettistica fai da te, senza dimenticare i piccoli negozietti vintage stracolmi di ogni genere di abiti: dalle casacche militari e marinare agli abiti d’epoca, costumi della storia francese e soprattutto Chanel.
Il mercato si estende su una superficie di 7 ettari e racchiude in sé l’essenza stessa dell’antico e del dismesso. Un mercato che è diventato scenario di numerosi film anche di Woody Allen.
I volti delle vecchie signore parigine rievocano i fasti di un tempo, il senso di vintage è dato anche dalle loro nelle loro mise variopinte e il volto consumato dagli anni mentre fumano instancabili una sigaretta accogliendoti con un polveroso e rauco “Bon-jour”.
Maggiori info:
Marché aux puces de Saint-Ouen
Tra Porte de Saint-Ouen e Porte de Clignancourt