Ci sono cose, parecchie cose, che non riusciamo a vedere ad occhio nudo. È per questo che abbiamo inventato macchinari come il radiotelescopio, ovvero un telescopio che, a differenza di quelli classici che osservano la luce visibile, è specializzato nel rilevare onde radio emesse dalle varie radiosorgenti sparse per l’Universo.
Delle immagini tradotte da questi macchinari ce ne sono tante in rete e Andrea Segato aka Self Andrea le ha ridisegnate utilizzando per scopi diversi macchine a controllo numerico.
Ci siamo fatti raccontare dal designer di base a Rotterdam com’è nata l’idea e come, nel pratico, ha realizzato queste cartoline dallo spazio:
Il tutto è nato dalla piccola ossessione di raccogliere immagini relative allo spazio: ho iniziato ad interessarmene, a cercare di capirle e analizzarle per poi fonderle con le mie conoscenze e con i macchinari che avevo a disposizione.
L’aspetto principale del progetto sta nel termine “traduzione” a mio avviso. Si tratta infatti della traduzione di immagini o linguaggi, mi spiego: le immagini (wired_space pictures) sono raccolte prevalentemente da radar o satelliti, immagini ma soprattutto dettagli, che l’uomo non è mai riuscito a vedere realmente se non con l’ausilio di determinate “infrastrutture spaziali”.
Il passaggio che ho voluto fare è quello di tradurre, appunto, un’ immagine creata e vista praticamente solo da un occhio meccanico attraverso un altro strumento meccanico, questa volta creato dall’uomo: una macchina a controllo numerico. L’uomo diventa così una figura completamente esterna a questa costruzione di immagini, non le ha realmente viste e non le ha nemmeno riprodotte, tutto è stato realizzato da macchinari.
Tutto il processo avviene molto semplicemente attraverso programmi grafici (photoshop ed illustrator) dove l’immagine viene sostanzialmente vettorializzata e adattata al linguaggio della macchina. Il mio compito è quindi quello di farmi da traduttore tra due linguaggi meccanici, se così possiamo dire.
Riuscire a trovare la poesia in azioni realizzate esclusivamente da robot. C’è bisogno di una visione fuori dall’ordinario anche solo per farsi da tramite. Se volete acquistare queste speciali Space Postcards, date un colpo ad Andrea e controllate anche i suoi altri lavori.