“For me, fashion is absolutely an art form. Art and fashion share a lot. They are things you want to look at, to possess, and there is often the element of surprise or the unexpected. It can be beautiful or ugly, but ultimately it is a matter of taste.”
Designer di origine koreana, Rejina Pyo si è formata accademicamente a Londra. Nel 2011, a seguito di un master conseguito alla Central Saint Martins, la sua collezione ha sfilato per la London Fashion Week, ottenendo il consenso unanime della stampa. Vincitrice di premi ambiziosi, come quello indetto dalla casa svedese leader del fast buying H&M che le ha dato l’occasione di disegnare una capsule collection, le sue creazioni hanno trovato spazio anche in poli museali, dal museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam fino alla galleria La Gaite Lyrique di Parigi.
Dopo aver collaborato con designers londinesi per due anni, nel 2013 Rejina Pyo ha fondato un proprio brand.
Linee pulite, graphic prints e blocchi di colore sono i suoi segni di stile. Stagione dopo stagione, la designer mostra di possedere un acuto intuito artistico. Mai banali, i suoi abiti si contraddistinguono per la presenza di dettagli tissutali di grande effetto. Sovrapposizioni stoffa-su-stoffa, ritagli cut-out e trasparenze sono utilizzati per personalizzare abiti dal gusto minimale e dare alla luce creazioni originali e mai noiose, che catturano l’attenzione senza subentrare nella stravaganza.
Per la stagione A/W 2015, la palette colori si compone di marroni, blu e grigi, spezzati da argento, giallo e verde. Una military woman, che di militare lascia solo le fantasie camouflage. Le silhuettes sono anni ‘70, con giacche dall’ampio collo a punta e linee slanciate. Il velluto si contrappone all’organza e alle stampe check iperminimali. L’oversize regna, sui volumi e le lunghezze. Una donna intellettuale, che non ama “mostrare per dimostrare”, che predilige la semplicità e i pochi importanti dettagli che fanno la differenza.