Ambizione, lungimiranza, contaminazione, partecipazione sono gli ideali e i valori che hanno spinto il collettivo di AreaOdeon a dare origine alla piattaforma Kernel.
L’idea, il suo sviluppo e successiva realizzazione, nascono lì, al primo piano della stazione di Monza, sede dell’associazione culturale: architetti, artisti, appassionati d’arte, innovatori sociali decidono di dar vita e forma a questo progetto a Desio, un piccolo paese della Brianza.
La stessa conoscenza del territorio brianzolo, le sue peculiarità, ricchezze e carenze sono punti emblematici per la definizione del progetto: la zona è ricca di Ville, Palazzi, luoghi per lo più chiusi al grande pubblico. Pezzi di storia inutilizzati che smettono di essere presenti e vivi anche ai propri cittadini, ignari delle bellezze architettoniche che li circondano.
Ecco come nasce il Kernel: apriamo le ville, apriamole a tutti e contaminiamole con le più contemporanee delle espressioni artistiche, quelle che fanno uso delle nuove tecnologie.
Del resto la frase che racchiude ed esprime il concetto e il messaggio di cui il Kernel si fa portatore è ‘contemporary goes neoclassic’.
Arte digitale e interattiva, architettura effimera, audiovisual mapping, musica elettronica: queste sono le aree che si intendono esplorare, indagare e che promuove il Festival. Perché la multidisciplinarietà è imperante.
La Villa che ospita ormai da quattro anni questo progetto è la Villa Tittoni Traversi di Desio, opera del Piermarini che negli anni ha visto transitare artisti cinesi, australiani, statunitensi, turchi: l’idea del Kernel, quindi, è fortemente legata al territorio, è locale ma con un ampio respiro internazionale. La Open Call attraverso cui si selezionano i migliori lavori, infatti, ha raccolto negli anni più di 700 proposte da 60 paesi del mondo.
Ciò che si vuole favorire è lo scambio, l’incontro, la contaminazione di prospettive diverse, dai background culturali differenti e che si ritrovano lì, a confrontarsi durante workshop e conferenze o ad investire con il proprio linguaggio artistico quella stessa Villa, quello stesso scenario per un giorno o più.
La piattaforma Kernel, infatti, si declina con modalità diverse: ora Festival con una durata di tre giorni, ora Night dove mostra le sue potenzialità solo in una notte, ora Theater, la forma che anche quest’anno animerà la Villa il prossimo week end, 25 e 26 settembre.
Contemporary goes neoclassic, e allora quest’anno il Kernel Theater offre uno spettacolo innovativo: la facciata prende forma e si colora, si anima e vive grazie alla tecnica del Mapping, un Mapping live che si lascia trasportare e segue le note di Rossini e il suo Barbiere di Siviglia, forte della presenza di un’orchestra e i suoi elementi che suoneranno dal vivo.
E se nella sua preview, il 4 e il 5 settembre, il Kernel è stato in grado di approdare e sbarcare a Messina colorando e rendendo vivo il Duomo grazie al Mapping, contagiando e invadendo lo spazio del PalaCultura e della Fiera con installazioni di luce e concerti live, aspettiamo di conoscere quale sia la prossima tappa per immergerci nuovamente in uno spettacolo di alta qualità.