INNERS_SPACES 2016 è la seconda edizione della rassegna di musica elettronica e arte audiovisiva presentata da San Fedele Musica e S/V/N. Articolata in cinque appuntamenti mensili, da gennaio a maggio, l’evento vedrà partecipi alcuni tra i principali esponenti della ricerca elettronica contemporanea con performance dal vivo.
La serata di inaugurazione della rassegna –prevista lunedì 25 gennaio– verrà divisa in due momenti duranti i quali verranno presentate due opere di fondamentale importanza nel repertorio elettronico contemporaneo: Riverrun del canadese Barry Truax e De Natura Sonorum di Bernard Parmègiani.
Riverrun ha avuto un grande impatto nella storia della musica elettronica per l’introduzione della sintesi granulare in tempo reale, espediente attraverso cui vari frammenti di suono si uniscono a formare una massa sonora eterogenea in continua evoluzione. A questo metodo generativo, Barry Truax ha associato la metafora del fiume, ripresa da Finnegans Wake di James Joyce, la cui forza si fonda sull’accumulo di innumerevoli e minuscole goccioline d’acqua.
De Natura Sonorum è composta da dodici studi sulla natura del suono e sui rapporti che intercorrono tra di essi e costituisce una vera e propria analisi genealogica dell’essenza dei timbri e delle vibrazioni acustiche.
De Natura Sonorum verrà accompagnata da un’interazione visiva in videomapping di Andreq Quinn.
Quinn è un artista australiano che risiede a Milano. Musicista e grafico digitale ed annovera tra i suoi lavori alcune collaborazioni per film come “The Matrix” , “Tomb Rider”, “Nirvana” e “Vajont” di cui ha curato gli effetti digitali. Negli ultimi anni ha invece iniziato ad occuparsi anche di spettacoli di danza e musica contemporanea. L’artista multimediale darà struttura e profondità simbolica all’immaginario degli imponenti affreschi sonori creati da Parmégiani, elaborando una rappresentazione visiva che ripercorre, nella sua caleidoscopica formazione, l’origine del mondo dei suoni.
Entrambi i pezzi saranno diffusi grazie al sistema acusmatico dell’auditorium San Fedele pensato da Eraldo Bocca, l’unica sala in Italia dotata del sistema SATOR composto da un’orchestra di cinquanta altoparlanti che consente la spazializzazione del suono.
Il secondo appuntamento previsto per lunedì 22 febbraio avrà come ospite Francisco Lòpez che porterà sul palco dell’auditorium una composizione creata proprio per l’Acusmonnium SATOR. Muovendo da scenari reali, concreti e tangibili, le sue vaste tele sonore si evolvono suggerendo scenari interiori possibili, combinando e sovrapponendo toni industriali ed elettronici a suoni ambientali, organici e naturali. Un contrasto unico, all’interno del quale l’ascoltatore si ritrova immerso e in tensione tra concretezza e immaginazione.
Nella seconda parte del secondo appuntamento, il collettivo milanese Otolab presenterà per la prima volta sYn, un nuovo progetto audiovisivo che esplora un immaginario percorso di coscienza ultrasensoriale.
Per il terzo appuntamento, in programma lunedì 14 marzo, ci saranno Nicola Ratti e Giuseppe Ielasi e Robert Lippok.
I primi porteranno un progetto, Bellows, nato da una collaborazione a partire dal 2007 durante la quale hanno sperimentato sulla costruzione di orizzonti sonori e stratificazioni attraverso l’utilizzo di strumenti elettronici e sorgenti acustiche, rendendo la performance un luogo condiviso, in cui ottenere risultati che spesso vanno oltre le aspettative individuali.
Lippok, figura di spicco dell’elettronica contemporanea e sperimentatore tout court già dal 1983 con la band punk dissidente Ornament und Verbrechen, inizia a esplorare la zona di confine tra il jazz, l’elettronica e l’emergente galassia industrial. Porterà sul palco frammenti del suo prossimo lavoro in uscita a febbraio 2016 per raster – noton.
Lunedì 11 aprile è previsto il quarto appuntamento di INNER_SPACES 2016 in collaborazione con FAM, Festival degli Archivi Musicali e Archivio Storico Ricordi.
La serata sarà divisa in tre momenti: l’esibizione di François Bonnet seguito da Mats Lindström.
In apertura, Valerio Tricoli proporrà un’analisi che spazia dalla early tape music alle tecniche di registrazione contemporanee. Un percorso in cui passato analogico e odierna tecnologia raggiungono una reciproca implicazione. Il FAM coinvolgerà gli artisti in un momento teorico del programma giornaliero del convegno che precederà il concerto.
Il quinto e ultimo appuntamento si terrà lunedì 2 maggio e vede in programma le esibizioni di Peter Rehberg (a.k.a. Pita), veterano fondatore dell’etichetta viennese Editions Mego, e Marcus Schmickler musicista, produttore e compositore tedesco, con il loro progetto R/S, attivo dal 2007.
A seguire, il chitarrista e improvvisatore australiano Oren Ambarchi e il tedesco Thomas Brinkmann, fra i primi ad aver indagato gli elementi costitutivi della techno astraendoli in studi su pattern, ritmo e suono. I due realizzeranno una performance inedita creata appositamente per le peculiarità dell’acusmonium, unendo le caratteristiche della loro ricerca verso la spazializzazione e la fruizione multicanale nello specifico spazio proposto.
Oltre ai cinque appuntamenti mensili, INNER_SPACES 2016 prevede anche tre eventi collaterali: Martedì 8 e 23 marzo è in programma l’evento CIN’ACUSMONIUM.
Verranno proiettati due film di Terrence Malick –La sottile linea rossa e The tree of life– in cui lo spettatore viene coinvolto in un largo periplo esistenziale che abbraccia le origini dell’universo e la fine ultraterrena con al centro quel flusso della coscienza che cerca di riconoscere un senso alla vita e il legame con il Dio creatore e redentore.
A chiusura della rassegna INNER_SPACES 2016, sabato 14 maggio, ci sarà Jonathan Prager, musicista francese, in una serie di interventi e lezioni tra il Conservatorio di Milano e l’Auditorium San Fedele.
INNER_SPACES 2016
25 GENNAIO – 14 MAGGIO
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