Quando l’arte esce dalle gallerie e si riversa in strada, nascono collaborazioni interessanti come il progetto Subculture Fanzine, in collaborazione con Edicola Radetzky: piccolissimo chiosco liberty situato sulla Darsena, che dopo aver svolto la funzione di edicola è stato vittima dell’abbandono e dell’usura.
In occasione della riqualificazione dell’area, Edicola Radetzky è stata affidata a Progetto Città Ideale dal Consiglio di Zona 6 del Comune di Milano, perché venga trasformata in un nuovo centro culturale propagatore di idee e sinergie tra vari linguaggi e che elimini il confine tra spazio privato e pubblico, interno ed esterno.
Da questo desiderio di dialogare con spazi non canonici, nasce la collaborazione con Subculture Fanzine, tradotta in una piccola installazione, che verrà presentata questo sabato, fruibile da tutti proprio perché portata in strada, in una zona normalmente deputata al passeggio e al ciondolare pallido e assorto del fine settimana.
Subculture Fanzine nasce da un’idea di Thomas Berra, nel 2012. Ogni fanzine è il prodotto di una “chiamata alle armi” rivolta ad artisti visivi, architetti, designer, fotografi, ad inviare materiale sottoforma di un quaderno di fogli bianchi A4 piegati e rilegati insieme. Quello che ne risulta sono piccoli e preziosi cahiers d’artistes.
All’esterno dell’Edicola dei ragazzi distribuiranno dei volantini a tutti i curiosi, volantini che siano anche incentivo di dialogo tra arte e pubblico, andando a stemperare quella distanza profonda che spesso intercorre tra gli addetti ai lavori e non. La novità del progetto sta nel porsi come una possibilità creativa ad libitum, una catena, un cerchio che non si chiude, un work in progress senza limiti. È il risultato di varie fasi, a partire dall’invio della fanzine e di materiale asettico, bianco, non inquinato, via posta all’artista invitato a collaborare, cui seguono la mise en place, la restituzione, fino alla divulgazione e condivisone del prodotto finito sul web.