Con una promenade aerea, Ryo Yamada realizza un’operazione di archeologia geografica: 800.000 anni fa Sapporo era sommersa dall’acqua, la piana di Ishikari non esisteva, l’area dell’isola di Hokkaido risultava lontano dalle terre emerse. L’installazione dell’architetto giapponese recupera esattamente la quota del livello del mare all’interno del Museo di Arte Moderna di Hokkaido, circa 210 centimetri sopra il piano di calpestio che i visitatori oggi possono solcare.
Il percorso, largo 60 centimetri e lungo 31 metri, è una grande opera di carpenteria lignea che rimanda alle forme e ai nodi delle palafitte. La struttura è stata costruita come se davvero dovesse snodarsi nell’Oceano, andando a verificare la tenuta al peso dei visitatori senza alcun elemento di fissaggio al suolo. La visita diventa un’occasione per riflettere sulla durata della storia delle forme del suolo, rapportata alla durata delle forme umane (le città) quali piccolo frammento, seppur decisivo, della natura stessa. Zero Meter Above Sea Level nasconde un grande interrogativo dell’architettura: come si costruisce secondo natura in modo che la storia dell’uomo possa ritrovare una forma di naturalismo?