Woodcut di Bryan Nash Gill è una raccolta di biografie di alberi, meticolosamente schedate e minuziosamente descritte nella successione varia di eventi che hanno segnato le loro vite. Siccità, gelate improvvise, venti dominanti sono alcune delle registrazioni metereologiche annotate sulle pagine aperte di tronchi che, prima ancora di diventare carta, sembrano capaci di farsi portatori di un linguaggio e di storie proprie.
Le stampe di Bryan Nash Gill non sono altro che xilografie vegetali in cui l’artista ha il solo scopo di selezionare il materiale e di liberarne la storia inconsciamente latente, che aspetta solo una domanda per essere svelata.
Bryan Nash Gill lavora su sezioni di scarti di segheria o su alberi malati ed abbattuti, elevandoli a protagonisti della propria arte e ponendo al centro gli eventi peculiari che li hanno maggiormente caratterizzati. Effettuato il processo di selezione e levigati i bordi in modo da restituire una sezione perfettamente piana, la superficie viene ricoperta di inchiostro e da un foglio di carta posto accuratamente in aderenza, in modo che possa restituire un rilievo accurato di queste isoipse vegetali.
Nella loro solida presenza segnata da una ragnatela di sottili tracce filamentose, le opere raggiungono una qualità poetica elementare e prima solamente latente, che trova realizzazione nella restituzione bidimensionale e orizzontale di un elemento altrimenti massiccio e a sviluppo marcatamente verticale com’è un albero.
La pulizia grafica e l’originalità formale contribuiscono a leggere con chiarezza i segni stratificati del tempo sui tronchi, archivio vegetale costituito da rotoli di pagine circolari accumulatesi nei secoli e misteriosamente arrivate fino a noi per essere decifrate.