13 giorni e 2994 km: Luca Arena ha impiegato questo spazio per osservare l’Islanda. Non quella dei documentari, con la natura signora indiscussa che si mostra in tutta la sua imponenza, non quella della luce soffusa, della geotermia e dei ghiacciai.
Questa è l’Islanda delle case isolate, delle strade e dei paesi che si credono città. Un’isola in cui il principio antropico sembra non avere senso, dove lo spazio sembra permettere di costruire e dimenticare, parcheggiare e abbandonare.
Luca Arena porta a termine la missione che si era prefissato come fotografo: prendere l’Islanda inusuale e dare voce a un ospite rumoroso come l’uomo in modo del tutto asettico.
Per una volta, possiamo allontanarci dall’esplosione della natura e vivere nei colori, dando voce alla minoranza dell’isola: l’uomo.