Il progetto “Under” documenta attraverso fotografie e testimonianze il rapporto fisico e psicologico, spesso conflittuale, tra l’uomo e i velivoli. Jacopo Bellapianta, fotografo documentarista formatosi all’Accademia John Kaverdash di Milano, ha analizzato questa difficile realtà di convivenza tra gli abitanti di Quinto di Treviso, piccolo comune trevigiano, e l’aereoporto Antonio Canova costruito nel 1931 a Treviso.
“Sono un narratore che, utilizzando la fotografia come principale forma di espressione, segue storie su questioni sociali e ambientali riguardanti sia la realtà italiana che internazionale.”
Un narratore un po’ segugio perché, intervistando gli abitanti che vivono il volo di aerei a reazione dinamicamente affascinanti, ha puntualmente documentato malcontenti e problematiche legate all’inquinamento atmosferico e sonoro. La linea di volo, orientata a est verso Treviso e verso Quinto ad ovest, costringe gli aerei a volare sopra i centri abitati con atterraggi e decolli che, aumentati esponenzialmente nel corso degli anni con conseguente aggravio dei problemi, hanno raggiunto la considerevole quota di 16.300 movimenti annui.
Visi rassegnati di futuri prevedibili e inconfutabili di fronte a crepe di muri, tegole volanti in vortici d’aria, stress per vibrazioni e frastuoni di rombo di motori perché il divieto di sorvolo a meno di cento metri di quota, dato che l’aeroporto è inserito nel contesto del Parco Naturale Regionale del fiume Sile, è ampiamente superato.