Si è soliti ricordare l’amore di Yohji Yamamoto per il colore nero, quel nero che tanto fa sognare e maledire la bellezza dello stesso. Nero come corrente di pensiero, ad ogni stilista la sua: passando dall’ allure dark o al vittoriano o semplicemente al classico intramontabile, in poche parole il nero è la chiave di lettura di questo secolo.
Con grande sorpresa di tutti questa volta il nero è si presente nella collezione A/I 2014-15 ma è rotto da picchi di colore inaspettati ma infinitamente gradevoli.
Il tutto si basa sullo studio di un particolare capo del guardaroba, ovvero il piumino, quel piumino che non trova mai collocazione precisa o che diventa capo quasi sempre sportivo ma reinterpretato dalle sapienti mani di Mr Yamamoto i volumi crescono a dismisura, super imbottiti ma iper leggeri.
Citazioni sempre palesi delle sue origini, assolutamente orientali ma così ben occidentalizzate, l’abito è internazionale come lo è quindi lo stile di Yamamoto.
Come accennato prima, la collezione non tralascia di certo il nero, ma dopo alcune uscite in total black un’esplosione di colori e stampe pop irrompe sulla scena portando con sè un ventata di freschezza.
Tutte le stampe o graffiti realizzati a mano esaltano ed esasperano quelli che già sono i volumi over del piumino.
I colori nero, fucsia, turchese, canarino, vermiglio, verde pisello, pavone, antracite, bianco, arancio si mischiano alle forme ad uovo, a trapezio, a bozzolo, quasi delle farfalle assopite in crisalidi dai colori pop e sgargianti.
Collezione dopo collezione Yamamoto fa rivivere la moda agli estremi della moda.