Affascinato dalla sua terra, la Sicilia, Vincent Billeci porta nelle sue creazioni tutta la sua cultura e le sue esperienze.
Alla tradizione affianca e mixa elementi d’arte contemporanea: lo stile Liberty, floreale. All’opulenza della Magna Grecia contrappone una stilizzazione e una purificazione delle forme, creando così uno stretto rapporto fra tradizione e avanguardia che rende le sue creazioni manifesto della sua ricerca continua.
Nella donna Vincent si amalgamano elementi naturali ed elementi sacri. Un eclettismo raffinato, mai eccessivo, che tesse nelle sue creazioni la storia di una donna nuova in cui natura, simbologia e innovazione si uniscono per dare un’anima nuova alla figura femminile.
La scelta dei suoi materiali non è casuale: il pizzo macramè, il cotone, la pelle, l’ecopelle sono il frutto della sua ricerca tra passato e futuro, che colora con toni menta e rosa in contrapposizione al nero e all’oro. Una donna romantica ma aggressiva, quella che Vincent racconta nelle sue creazioni.
Vincent è un giovane stilista promettente, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e perfezionato i suoi studi frequentando il corso IED Moda in Fashion Design. Espone la sua prima collezione nel Settembre del 2012.
Chi è Vincent Bellici?
Sono un giovane ventiseienne, fashion designer che vive tra Palermo e Milano.
Ti definisci un creativo, uno stilista o un designer?
In fasi diverse sia creativo che stilista, ma anche designer. Forse designer mi riesce di meno, ma sicuramente mi definisco un visionario.
La tua fonte d’ispirazione?
La mia terra, le feste popolari, la devozione mariana, l’arte contemporanea e il cinema sono spesso ricorrenti nel mio lavoro.
Come hai iniziato?
Grazie alla pubblicazione sui vari social della Silver Cow Bag, la stampa, i buyer, gli addetti ai lavori hanno iniziato ad interessarsi del mio brand e di quello che facevo; da allora non mi sono più fermato.
Le tue creazioni sono il frutto di un continuo incontro con l’arte. Pensi che esse siano strettamente collegate?
Non sempre, dipende dall’ideale/concetto di moda che il designer ha. Per il mio brand l’idea di fare stile, legato ad un forte connubio con l’arte, è sempre stato alla base del progetto stilistico.
Parlaci della donna di Vincent Billeci.
La donna Vincent è alla ricerca di un’eleganza sussurrata, mai urlata, ama la moda ma senza esserne vittima, è una donna consapevole di se stessa e del suo corpo, ama l’arte, il cinema, le nuove tecnologie, è una donna che ama sperimentare e indossare abiti con una verve nuova.
Il fashion system è composto da una stretta elite in cui pochi possono accedere e spesso non per merito, sei d’accordo?
Sì, diciamo che l’avere talento non è l’unica via per entrare nel fashion system, ma generalizzare sarebbe comunque uno sbaglio.
Che cosa si dovrebbe fare per i giovani stilisti?
Si potrebbe creare una Camera della moda per i nuovi designer, promuoverli e sostenerli non solo a livello mediatico, ma soprattutto aiutarli nella distribuzione, investendo sui nuovi nomi del Made in Italy.
Come vedi il futuro?
Credo ancora con tanti sacrifici e obiettivi da raggiungere, ricco di nuove emozioni.