“E’ un ritratto e quando si tratta di un ritratto devi avere una buona luce e aspettare il momento giusto. C’è un particolare momento in cui il soggetto si rivela e tu devi avere la pazienza di catturarlo. La luce è sempre molto importante e in effetti è un bel ritratto. Una vera Madonna umbra.”
E’ questo il commento di Steve McCurry, uno dei più prestigiosi fotografi dell’agenzia Magnum Photos, inerente all’immagine scelta come simbolo della mostra “Sensational Umbria” al Museo di Palazzo della Penna e nelle sale dell’Ex Fatebenefratelli di Perugia, fino al 5 ottobre 2014.
Personaggio di rilievo della fotografia contemporanea da più di trent’anni, realizza questo lavoro per la regione Umbria con lo scopo di promozione culturale e valorizzazione del territorio.
Sono esposte 100 foto, in gran parte inedite e realizzate per l’occasione, in cui ha immortalato volti e paesaggi a testimonianza di natura, arte e cultura.
Immagini dinamiche, vive, non luoghi imbalsamati o quelli stereotipati dei centri storici umbri; foto che più di mille parole raccontano storie e trasmettono emozioni.
Per la prima volta McCurry supera il suo lavoro: non il reportage tradizionale di natura sociale o politica internazionale ma descrizioni di attimi che si trasformano in racconti fino a sublimarsi in opere d’arte uniche.
“L’Umbria è un luogo che fin dal primo momento ha scatenato la mia curiosità. Avevo sentito parlare di una quantità di festival diversi, di attività molteplici e cercavo cose interessanti da fotografare come ad esempio Gubbio, dove ho potuto scattare le foto della Festa dei Ceri Mezzani, Umbria Jazz che è famoso il tutto il mondo e il Festival dei Due Mondi a Spoleto. Ecco, l’Umbria mi attivava con tutti questi particolari eventi. Quando ti ritrovi a viverli sono piuttosto incredibili. Appassionati da tutto il mondo si ritrovano qui, ragazzi che fanno le prove nelle stradine dei centri storici, musiche che riecheggiano in una risonanza particolare, piccoli concerti estemporanei. E’ l’atmosfera che è unica e ho cercato di renderla con l’insieme delle mie immagini.”
Il cinema ha più volte omaggiato l’Umbria con i film sulla vita di San Francesco ad esempio: registi come Roberto Rossellini, Franco Zeffirelli e Liliana Cavani hanno ripercorso la vita del frate nei luoghi in cui era realmente vissuto. Ma, in linea col tema, il film che più di tutti è degno di nota è “Uccellacci e uccellini” di Pier Paolo Pasolini in cui il frate Ciccillo, interpretato da Totò, è stato probabilmente il più potente omaggio alla vita del Santo.
Dalla fotografia al cinema, sono proprio i luoghi della regione ad evocare immagini, stimolare la conoscenza e suscitare sensazioni, così come indica lo stesso aggettivo scelto per il titolo della mostra di McCurry.
Fino al 5 ottobre 2014.