De Santis affermava:
“La semplicità è la vera forma di grandezza, di una grandezza inconscia e divenuta natura.”
Ed è questa anche la filosofia di Wolfgang Laib, artista tedesco che attraverso l’utilizzo di materiali naturali ha creato capolavori che lo hanno reso famoso in tutto il mondo.
La ricerca artistica di un’espressione personale, del suo sentire l’arte per esprimerla al meglio, lo porterà a viaggiare in gran parte del mondo e a nutristi di culture asiatiche.
Dai suoi viaggi raccoglie elementi naturali e l’amore verso l’Oriente, che saranno il linguaggio con cui esprimerà il suo estro, la sua anima.
Gli elementi utilizzati sono il polline, il riso, il latte e la cera.
L’arte di Laib è di difficile comprensione e non è facilmente leggibile ed interpretabile, ma il messaggio delle sue opere è proprio quello di arrendersi di fronte alla grandezza della natura, e di ricongiungerci ad essa attraverso l’arte, attraverso la natura stessa.
“Rimango un po’ dispiaciuto quando mi chiedono: Puoi spiegarmi? Ma è polline. Come potrei spiegarti il cielo o il sole?”
Con Laib non si sfocia in un neo-naturalismo, ma in una concezione nuova della posizione dell’uomo, custode della natura.
L’arte di Laib propone un ritorno alla semplicità, alla grandezza, agli impulsi profondi dell’anima. Un’arte sintetica e spirituale, simbolo di una ricerca incessante dell’equilibrio e dell’armonia che dovrebbe intercorrere tra la natura e l’opera dell’uomo.
Celebri sono i suoi inebrianti Quadri di Polline, enormi spazi, come quelli dedicatigli a al MoMa, in cui l’artista ha disposto enormi quadrati di polline.
Ma si ricordino anche le montagne di riso e lo Ziggurat di cera, ossimori simbolici che si concretizzano nell’arte del Liab, come anche nel caso di Milkstone: una lastra di marmo concava in cui è versato del latte.
Wolfgang Liab si allontanerà dagli studi di medicina sostenendo:
“Sogno di osservare la vita, il mondo e la nostra propria esistenza, e da medico potevo occuparmi solo del corpo fisico e la nostra vita ed esistenza non possono essere ridotti alla sola materia.”