Secondo Nelson Saiers, le più eleganti equazioni matematiche possono essere delle grandi opere d’arte.
“Penso che un’equazione sia un’opera d’arte in sé e che ogni equazione matematica sia affascinante, come l’arte”
Per comprendere al meglio il suo pensiero, possiamo analizzare il quadro “Goaltending” in cui illustra un gruppo di oggetti apparentemente slegati tra loro: una tazza da tè appesa precariamente ad un filo, un pallone da basket verde con uno stelo di una mela pronto ad entrare nel cerchio del canestro. Un’ immagine surreale composta da oggetti disposti in un ordine meticoloso che, secondo Saiers, va a rappresentare un’equazione matematica: il pallone da basket è una mela e la tazza da tè si riferisce alla teoria della gravità di Newton; tutti gli altri oggetti nella stanza indicano la teoria della relatività di Einstein.
L’artista è consapevole della complessità e della difficoltà di comprensione delle sue opera, ma la cosa non sembra turbarlo più di tanto:
“Penso che la stragrande maggioranza della gente non noti immediatamente i riferimenti, ma voglio che si godano quanto hanno davanti agli occhi pensando a quanto di positivo ci sia nel quadro; ovviamente ho delle descrizioni accanto ad ogni pezzo in modo che possano capire il pensiero che c’è dietro”
“Goaltending” è uno dei pezzi presenti nella sua prima mostra, “Blindfolded in Gravity’s Shadow“, che partirà il prossimo 1° dicembre presso lo Studio Vendome a New York.
La mostra è la prima fase di una nuova carriera per Saiers, che nel mentre si è dimesso dal suo ruolo di Chief Investment Officer presso la Saiers Capital LLC con l’intento di concentrarsi sull’arte in maniera professionale. Saiers afferma che, nonostante abbia avuto successo a Wall Street, ha sempre fantasticato di dare seguito a questa sua passione ed ora, attraverso questa galleria, ha finalmente l’opportunità di realizzare il suo sogno.
Cosa vorrebbe facesse un visitatore medio, uno di quelli che scapperebbero alla vista di un’equazione matematica, alla vista di una sua opera?
“Spero che chi guarda un mio quadro possa dire -wow è questa la matematica!-.
La maggior parte della gente pensa che la matematica sia un universo arcano e buio nel quale è impossibile districarsi, ma quando le dono un valore estetico ecco che diventa creatività.”