Un paio di intro necessarie: la prima è che una delle parti da non sottovalutare in un viaggio è la scelta del posto dove risiedere per tutta la sua durata. La seconda sembra apparentemente slegata dalla prima, ma non è così. La seconda intro riguarda la cromoterapia, ovvero quella terapia che sostiene che ogni colore ha proprietà che influiscono sul benessere e sulla psiche. Per questo motivo, le tonalità di cui scegliamo di circondarci possono agire sul nostro stato d’animo.
Andiamo con ordine:
se stai per andare a fare un viaggio a Bruxelles, un errore che potresti commettere è quello di non prendere in considerazione di soggiornare al Pantone Hotel.
Tutti, chi più e chi meno, abbiamo avuto una fase d’amore assoluto per qualsiasi cosa riguardasse il Pantone, immaginate quindi la possibilità di vivere in una delle 59 camere progettate da Michel Penneman e Olivier Hannaert. Sette tonalità di colori diversi sono state utilizzate, dalla più viva alla più cupa: ogni piano ha una sfumatura diversa da “intonare” agli stati d’animo.
All’interno, ad ogni piano, è stata assegnata una palette cromatica che rappresenta lo spettro della luce; le stanze sono tutte dipinte di bianco così da riuscire a rendere ancor più sorprendente l’impatto scenico della colorazione scelta per ognuna di esse: sono i complementi d’arredo dalle coperte alle tazze, passando per tende e stampe alle pareti a caratterizzare la tonalità dell’ambiente.
The PANTONE HOTEL invites you to experience the city of Brussels through a lens of color and a spectrum of comforts. From the moment you arrive, our “hotel of colors” will awaken your senses to an array of delights and playful surprises.
Come ultime informazioni, sappiate che ci sono tra le stanze scatti del fotografo belga Victor Levy, esiste anche una terrazza sul tetto, sale riunioni, biciclette e tazze da caffè, il tutto targato Pantone.
Insomma, il paradiso esiste e molto probabilmente andrebbe visitato almeno una volta.
Vi aspetta già dal 2010, ma da oggi non avete più scuse.