Oggi Phases ci consiglia un nuovo artista, Pietro Motisi, originario di Palermo, classe ’82, artefice del progetto “Sudlimazione”.
In questo progetto si racconta la storia di una Sicilia in continua evoluzione, un’evoluzione che ogni giorno si alterna tra la forza naturale e la forza umana.
Le fotografie di Motisi, analizzate singolarmente, sono sintesi ognuna di un processo di cui l’artista ha cercato di farsi portavoce attraverso il suo occhio fotografico attento.
Occhio che si sofferma su spazi naturali, in cui l’azione dell’uomo sembra raccontare l’uomo stesso con le sue azioni. Un’evoluzione che si scontra con quella naturale di una terra raccontata diversamente da come siamo abituati a percepirla.
Nasce da qui un titolo che rappresenta un’ulteriore sintesi. La Sicilia viene avvolta da un’esaltazione spirituale che Motisi riesce ad immortalare nella sua più reale condizione.
Il progetto fotografico risulta quindi, anche se velato da un senso di malinconia, un nuovo modo di vedere questa terra rispetto alla consuetudine.
Le fotografie ritraggono spazi consumati dall’azione quotidiana di chi vive e trascorre la propria vita in quei posti.
Motisi ha cercato di allontanarsi dall’ideale di città che ci viene incultata della Sicilia per darne una visione ancora più intima e complessa.
La sua fotografia diviene l’immagine dell’essenza di una natura che pone nel silenzio una difficile interpretazione di quello che è il posto dell’uomo nel mondo.
Parliamo di questo progetto e ci sembra opportuno paragonarlo ai romanzi di Verga, del Vettorini ma anche del Silone. Ritorna in Motisi lo stesso ardore e la stessa vocazione di rappresentare un mondo come aveva fatto Ferdinando Scianna.
Come loro, anche lui, ha rappresentato queste terre senza cercare di abbellirle ma di ritrarle nelle loro essenze più reali e crude lasciando a noi gli occhi per ammirarle e contemplarle.
Come sempre, per la serie completa basta andare su Phases.