L’opera di Joao Galrao, artista portoghese formatosi a Lisbona e risiedente a Sintra, si traduce in diverse tecniche che sono direttamente proporzionali ad una richiesta più contemporanea e odierna.
Già stabile in una galleria di Lisbona, Joao è presente anche a Praga e vanta diverse esposizioni collettive a Cork e Berlino.
Dei suoi collage colpisce il perfetto incastro tra opere pittoriche di diverse epoche, che si sposano in forme barocche formando puzzle cromatici di natura tridimensionale.
Partendo da un nucleo centrale, da temi ricorrenti in pittura come in scultura, Joao li trasforma in immagini dense e pregne di significato e di particolari incastri cui inducono lo spettatore a soffermarsi più e più volte per comprenderne i diversi richiami e l’accostamento voluto dall’artista.
Il nome del progetto in cui sono stati raggruppati questi collage si chiama Slow Motion, qui un estratto personale di Joao:
The project Slow Motion, that has been developing in the last year, uses a series of overlaying images from classic authors’ artworks from different times along centuries, to represent several dichotomies and thematic resistances where the artist searches a re- interpretation of itself, transforming the figurative images in a certain abstractionism of the form and the way the artwork is looked upon. In the artwork “Happy Day” is presented a collage of two overlaying classical paintings: “The Crucifiction”, Hieronimos Bosh; and Bacus, Michelangelo da Caravaggio. The irony of this work resides not only in the artworks’ title, as well as in the association of the presented images, where a pagan symbol “Bacu” representing the orgy, party and wine is merged with Christ’s crucifixion. This ironic combination almost transforms the final artwork into something pagan or anti-Christ.
Queste opere sono il risultato di una sovrapposizione di due immagini distinte. L’immagine inferiore è rivelata visivamente e percettivamente attraverso una specie di disegno ritagliato dalla cima dell’immagine, in modo tale da permettere l’osservazione di entrambe le immagini simultaneamente.
Con questa fusione di immagini figurative è creata quindi una specie di astrazione e reinterpretazione delle opere pre-esistenti. L’ispirazione per la tecnica deriva da una tradizione portoghese di lavorare la carta con la filigrana.