Scovare la bellezza negli oggetti quotidiani è la filosofia dietro il neo-nato (2014) brand Casalinghe di Tokyo, dedito all’arte della tavola.
La collezione di piatti Stereotypism è una narrazione su ceramica del gesto italiano per eccellenza – la mano chiusa in senso interrogativo – celebrato da Bruno Munari nel Dizionario dei gesti italiani.
Il nome del marchio, dietro cui si cela la fotografa di moda Alice Schillaci, è un omaggio al Giappone e al termine giapponese “asobi” – caro allo stesso Munari – che si riferisce all’arte come ad una forma di divertimento e gioco.
Nasce nel segno del gioco anche questa serie di piatti in ceramica rivestiti di maiolica la cui decorazione è stata affidata a Lucio Bolognesi e Martina Merlini.
Il primo ha reinterpretato il celebre “segno” in due colori e sei prospettive diverse accompagnando ciascuna angolazione con le lettere che compongono in sequenza la parola “stereotypism”.
La seconda, invece, ha realizzato i sei motivi astratti che si accompagnano ai primi con rigorosa coerenza di stile e colore.
La collezione consiste quindi di 6+6 piatti, ciascuno legato all’altro in un lavoro organico in cui ogni elemento è essenziale. Potete farla vostra sul Tictail del brand.