La recente apertura del Museo Novecento a Firenze rappresenta un caso di efficace e virtuosa progettazione nel contesto di un edificio storico, per tempi rapidi, economia ed efficacia del risultato. L’instaurarsi su una preesistenza significativa com’è quella dell’Ospedale di San Paolo in piazza Santa Maria Novella a Firenze avrebbe potuto far pensare a un intervento minimale e poco caratterizzato, mentre Avatar Architettura sceglie una strada determinata e decide di caratterizzare gli spazi con un’impronta di allestimento decisamente contemporanea. Il visitatore scorge dal chiostro dei volumi al piano superiore, attraverso cui viene introdotto attraverso il percorso espositivo, trattato come no spazio sospeso, una realtà altra rispetto al contesto. Due volumi scavati, dall’interno colorato a tinte vivaci, trasportano lo spettatore all’interno del Museo, mediando quella che è la spazialità dello spazio storico dell’Ospedale con la successione di sale del Museo Novecento. Il museo stesso sembra galleggiare sullo spazio storico, sovrapponendo la propria successione di geometrie scure e lucenti allo spazio candido dell’edificio.
Il pavimento è un manto continuo di metallo che sostiene visivamente l’esposizione, dando continuità e conferendo quel carattere prettamente novecentesco che ben si abbina a una collezione che spazia da Vedova a Morandi, da Guttuso a De Chirico. I pannelli espositivi si configurano come setti liberi della stessa materialità del supporto da cui nascono: siano infissi in rapporto con il pavimento o laterali dipendenti dalle superfici verticali, non limitano le opere ma provano a metterle in relazione visiva l’una con le altre, a creare una corrispondenza visiva tra gruppi di opere. Lo spazio espositivo quindi cambia la presenza spaziale dell’Ospedale fungendo da elemento di mediazione tra la collezione moderna e la fabbrica antica, ponendosi come tramite a metà tra due esperienze: l’effetto delle superfici metalliche crea un’atmosfera sospesa, rarefatta, introdotta e conclusa da elementi fortemente colorati e piu’ funzionali. Con il Museo Novecento quindi, Avatar Architettura offre un modo orgoglioso e deciso di intervenire su un edificio storico, ottimizzando le risorse e puntando a un esito chiaro e ben delineato, che in Italia forse dovremmo avere piu’ spesso il coraggio di ricercare.