Oggi vi parliamo di bin, acronimo di Born In Naples, e che capovolgendolo diventa Uiq: unique Intelligent Quotient.
Stiamo parlando di un’innovativa piattaforma “glocale” nata nel 2012, una comunità in stile 2.0 che promuove e dà visibilità a creativi born in Naples ma anche provenienti da tutto il mondo. Tra i coraggiosi co-fondatori, napoletani, ci sono dei creativi convulsivi, l’ideatore del progetto Roberto Liberti e la video artist Caterina Arciprete (bin_art). Il loro progetto li ha già portati in Europa, Asia (Cina e India) e America, tanto che la Global Village IACOCCA University li ha scelti tra i pochi progetti creativi migliori al mondo. Ma vediamo come funziona.
La piattaforma, che vuole essere un’innovativa alternativa ai soliti circuiti artistici, ha come mission la creazione di progetti trasversali che possano incrociare diversi ambiti artistici.
Una piattaforma che, attraverso la rete, possa diffondere a livello internazionale profili ed attività di designer, artisti, fashion designer born in Naples, anche attraverso le sezioni bin_events e bin_projects che si occupano di diffondere le culture del design, della moda e dell’arte contemporanea nei suoi vari generi, mediante la partecipazione a fiere ed eventi internazionali di settore.
Insomma una comunità, un contenitore virtuale e, di recente, anche un magazine in bi-lingua, italiano e inglese, presentato a settembre, al Pan (Palazzo delle Arti di Napoli) con la mostra Convivium, una tavola per nutrire l’anima. L’obiettivo è quello di individuare, valorizzare e promuovere i creativi “che dimostrano un’intelligenza unica dalle particolari capacità sperimentali nell’esprimere i diversi generi di un gusto esclusivamente Made in Italy”.
Il logo scelto è un pianeta con tante sfaccettature, tante facce di una creatività comune su cui cresce l’albero di bin, un albero dai frutti diversi, uno per ogni settore creativo.
Il motto? la creatività è sinonimo di unicità.