Gira la Moda è stato un gioco in voga a cavallo tra gli anni 80/90 che si articola in tre fasce circolari concentriche la cui rotazione permette di creare numerosi abbinamenti combinando scelta della modella e scelta della parte superiore e inferiore di un outfit.
Principio, questo del meccanicismo, riscontrato analogamente nella tavola “Idea for a giant spinning wheel of fashion” dell’illustratore Ruben Toledo per la mostra del 2005 “Spectre: When Fashion Turns Back” curata da Judith Clark.
Gira che ti rigira, la notizia del giorno vede la dipartita di Alber Elbaz da Lanvin, frutto forse di quel sistema di ingranaggi che, messo in moto dall’uscita di scena di Alexander Wang chez Balenciaga, ha riscoperto nelle ultime settimane la verve per i giochi combinatori.
Elbaz, direttore artistico della maison francese dal 2001, è deus ex machina dell’immaginario Lanvin per come oggi lo conosciamo: muse filiformi e nervose, perfettamente riassunte nei suoi stessi disegni, che vestono abiti a balze tagliate a vivo con quell’ironia tragicomica cara a Yves Saint Laurent, che non a caso affidò allo stesso Elbaz la direzione artistica della linea Rive Gauche nel 1998; un romanticismo cinico dove le sete e i nastri incontrano la teatralità di bijoux quasi ludici realizzati in resina e metallo. In un certo senso, Elbaz è l’uomo che ha costruito l’eredità Lanvin.
I presupposti di questo epilogo sono ancora di natura sconosciuta, ma danno sicuramente spazio a più di una disquisizione su come il sistema andrà a riprogrammarsi:
Dior ancora non ha nominato il successore di Simons…resta da definire chi subentrerà chez Lanvin…
Insomma le variabili ci sono…non resta che aspettare che, Il Giocatore, compiuta la scelta, poggi il foglio di carta, lo fissi con l’ausilio dell’apposito fermo e, carboncino alla mano, imprima il disegno.