Artwort è stato presente nei giorni in cui l’Oval si è tramutato in un magnifico luogo di incontro e di conoscenza, ma anche di compravendita e relazioni lavorative che ha accolto circa 52.000 visitatori provenienti da tutto il mondo e dalle attitudini più disparate. Artissima, che oramai è giunta alla sua 22esima edizione e vede per la quarta volta la direzione di Sarah Cosulich Canarutto, quest’anno ha stupito più che mai per allestimenti e portata di artisti.
Artissima 2015 – Foto di Gianluigi Peccerillo
Circa 207 gallerie rappresentanti talenti da tutto il mondo hanno abitato gli spazi della fiera, interpretando stilisticamente al meglio gli stand e mantenendo la firma di riconoscimento, anche grazie al coinvolgimento e la collaborazione di addetti ai lavori provenienti dal mondo curatoriale e museale. Quest’anno sono state sei le sezioni della fiera, quattro delle quali pensate da un team di curatori e direttori. La prima è la Main Section, sotto la quale egida sono rappresentate le gallerie “storiche” e ben consolidate. Tra le molte gallerie, tantissime sono state quelle emergenti, le New Entries, che compongono la seconda sezione, gli spazi più giovani per esistenza, che sono stati ritenuti interessanti ed alternativi. Art Edition è la spettacolare sezione dedicata alle gallerie che trattano edizioni, mentre Back to the Future è la sezione incentrata sulle avanguardie storiche, un vanto ed un tratto di distinzione di Artissima. Present Furute è la parte dedicata alle nuove e talentuose leve artistiche selezionate dai curatori, infine PER4M, sezione presente solo dallo scorso anno, è completamente incentrato sulle performance. Quest’anno circa 700 mq dell’Oval sono stati adibiti alla mostra Inclinazioni, che originariamente faceva parte di Musei in Mostra, la sezione della fiera pensata per offrire una vetrina alle collezioni di arte contemporanea e alle istituzioni artistiche del Piemonte.
Ciò che impressiona di Artissima è la capacità di essere un motore propulsore di eventi che si diffondono durante la sua apertura su tutto il territorio di Torino, tramutando la città in una mostra all’aperto che attrae artisti di livello internazionale.
La fiera, anche quest’anno, ha saputo mantenere alto il titolo di eccellenza organizzativa e collezionismo di qualità. Già dalla giornata di sabato infatti i galleristi hanno dimostrato soddisfazione per il pubblico e per le vendite anche di opere di artisti giovani presenti nella sezione Present Future.
Molte le gallerie che ci hanno impressionato per allestimento e scelta artistica ma la cosa che più ci ha colpito è stato osservare tantissimi giovani che hanno affollato la fiera, in cerca di spunti creativi e visioni del futuro, cercando un dialogo non solo con il presente sistema dell’arte, ma anche suggerimenti per la propria carriera. Sicuramente Artissima è una delle fiere meglio riuscite a livello internazionale, perchè rappresenta in Italia un momento di affermazione sia per le gallerie già consolidate che per quelle il cui lavoro di crescita è tutto in divenire, per colori, atmosfera, suoni, per varietà di performance e occasioni è paragonabile ad una rispettosa festa in cui il popolo legato all’arte si presenta nelle sue vesti migliori a rendere omaggio, nelle tante piccole fortezze di cristallo che li custodiscono, ai creativi di spicco e alle promesse dell’avvenire.
Artissima integra a più livelli di esperienza ciò che l’arte può offrire ponendo sullo stesso piano tutto il pubblico, dal collezionista intransigente al futuro artista.