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Artwort Fotografia La fotografia alienante di Maren Klemp
  • Fotografia

La fotografia alienante di Maren Klemp

  • 16 Novembre 2015
  • Stefania Trotta

Guardando le fotografie di Maren Klemp, vengono  in mente le parole del poeta Alexander Pope in Eloisa to Abelard (e riprese da Gondry in Eternal Sunshine of the Spotless Mind):

Com’è felice il destino dell’incolpevole vestale! Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata. Infinita letizia della mente candida! Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio.

L’ambientazione dei suoi scatti rispecchia la sua anima nordica, i paesaggi senza fine di una Oslo che sembra appartenere al passato ma già proiettata verso l’essenziale effimero futuro. Contorni sfumati fatti di dettagli talvolta indefiniti visti dagli occhi privi di colori di questa fotografa che mette se stessa e i suoi figli davanti all’obiettivo.

Maren Klemp
Maren Klemp

Una verità semplice e delicata quella di questa giovane figlia della fotografia d’arte che quasi sembra essere trasportata dal vento del Nord, seppur immobile negli sguardi cupi di chi pare essersi perso dentro e cerca di ritrovarsi al di fuori. Le trasparenze come gli specchi d’acqua riflettono una dimensione fantasma  in cui potrebbero aleggiare le anime di chi vive e convive con molteplici stati interiori, che trasudano alienazione.

Non a caso Maren ci dice:

“They tell about the lack of belonging, to live in a separate world that few or no others can enter or understand. It’s about the fog that comes creeping , which overpowers and paralyzes, the invisible disease.”

Maren Klemp
Maren Klemp
Maren Klemp
Maren Klemp
Maren Klemp
Maren Klemp
Maren Klemp
Maren Klemp
Maren Klemp
Maren Klemp
Maren Klemp
Maren Klemp

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Stefania Trotta

Laureata in Beni Culturali (tesi in storia dell'arte contemporanea) Giovane curatrice, art promoter, divoratrice di libri, appassionata di origami, inventrice di nuovi dolci, con una macchina fotografica sempre con se, very vintage, le piace scrivere di tutto ciò che l'appassiona!

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