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Artwort Design “Thinking with your hands”: la scuola di Eindhoven
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“Thinking with your hands”: la scuola di Eindhoven

  • 3 Dicembre 2015
  • Mariagrazia Panunzio

“Thinking with your hands” ovvero “pensare con le mani” è lo slogan che spesso risuona lungo i corridoi della Design Academy di Eindhoven, fondata nel 1947, riconosciuta a livello internazionale grazie alla geniale guida di Li Edelkoor.
La scuola di Industrial Design ha dimostrato come sia importante e strategico, nella società e nell’economia attuale, il coraggio di pensare al di fuori dei contesti tradizionali.
Uno degli eventi più interessanti è il Graduation show, una mostra di tutte le tesi progettuali degli studenti, a conclusione del loro percorso di studi. L’evento annuale celebra i nuovi talenti del design e affronta temi attuali come la dematerializzazione, la tattilità e la tecnologia umanizzante. Fulcro del design olandese è la capacità di sperimentare e vendere idee, non solo prodotti. Una volta al mese si instaura un dialogo sulla progettazione tra la Design Academy, Het Nieuwe Instituut e altre realtà olandesi, presso la sede del Designhuis. I contenuti dei dibattiti sono diffusi on-line sulla piattaforma designdebates.nl.
Eindhoven vuole diventare capitale europea del design con la condivisione del sapere. Immersa in un clima di progettazione, rompe i confini tra le altre discipline e collega con maestria tutti gli attori del processo. L’innovazione spesso non risponde alla domanda del mercato poichè progettare processualmente permette di sperimentare il pensiero tramite il fare.

Eindhoven Design Academy (designacademy.nl)

Non a caso, sono nati in questo fertile ambiente i Droog (collective of dutch conceptual designers) termine traducibile dall’olandese in “asciutto, secco” che richiama l’essenzialità. Le loro idee generano esperienze, suscitano la partecipazione, sono facili da comprendere e soprattutto rievocano storie di memorie. I Droog fondano Design for download, piattaforma online che raccoglie progetti, liberi da copyright.
E’ un cambiamento radicale dei paradigmi produttivi, capace di compiere una vera e propria rivoluzione. La filosofia del sapere open source che nell’informatica ha l’esempio di Wikipedia o del sistema operativo Linux, questa volta è applicata anche agli oggetti.
Il sapere condiviso destabilizza la tradizionale gerarchia del committente\designer\utente e le strategie di crowdfunding offrono un nuovo scenario, dove la proprietà di un progetto non è esclusivamente individuale ma diffusa.

Droog hotel Amsterdam – Droog (designerhk.com)
Bacteria textile by Sonja Bäumel (sonjabaeumel.at)

La progettazione è un processo in continua evoluzione e non si limita alla sola metodologia.
Un esempio dei nuovi sviluppi che compongono la materia è Bacteria textile di Sonia Baumel che indaga la superficie della pelle umana, affascinata dalla vitalità dei batteri e ne registra le reazioni sui diversi tessuti con interessanti e creativi giochi di pattern e colore nel campo del fashion design. Se il design attinge dalla ricerca scientifica ed è combinato a una filosofia open source permette di allargare gli orizzonti e dar forma a straordinari risultati.

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Mariagrazia Panunzio

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