Un percorso per osservare le caratteristiche di moda, design e grafica odierna, complessivamente intrisa di riferimenti tradizionali congiunti alla modernità; unificati in un accordo pragmatico davvero stimolante per lo sguardo occidentale.
Si è conclusa da poco la mostra Korea Now!, organizzata in occasione dell’anno Francia-Corea, con il supporto della Korea Craft & Design Foundation. Dal 19 Settembre 2015 al 3 Gennaio 2016 il Musée des Arts Décoratifs ha ospitato più di 700 opere realizzate da 150 fra designer, artigiani, grafici e stilisti.
La sezione dedicata a design e artigianato ha esposto attiguamente oggetti di produzione artigianale — risultato di antiche tecniche tradizionali — e prodotti tecnologicamente innovativi, ideati dai designers più giovani. Opere dei maestri laccatori, mobili, creazioni in carta, oggettistica per la tavola, gioielleria.
Un mix di tecniche e materiali ad esprimere la dinamicità formale della scena contemporanea.
Il settore dedicato alla grafica ha ospitato circa 200 opere tra serigrafie, riviste e libri.
Una forma d’arte relativamente giovane, figlia dei più importanti eventi storici del paese e dei consueti codici culturali. Il linguaggio estetico è moderno e libero; intriso di costante ricerca.
La parte dedicata alla moda ha accolto una selezione di 120 abiti e accessori di stilisti affermati ed emergenti.
Dagli hanbok di Lee Young-Hee alle silhouettes di Junk Wook-jun (Juun.J), ogni creazione è stata capace di attivare una moltitudine di ispirazioni. Disciplina geometrica, cura dei materiali, dedizione nei dettagli. I riferimenti occidentali partivano la cultura Punk, Hip Hop e i movimenti K Pop; assimilati alla ricca eredità tradizionale.
Il direttore artistico, Suh Young-Hee, ha spiegato la disposizione non-cronologica della mostra, organizzata intorto ai cinque colori dello spettro di tradizione.
Secondo l’estetica classica coreana, rosso, giallo, nero, blu e bianco hanno un simbolismo preciso.
Il colore rosso rimanda ai rituali degli sciamani ed è associato al lavoro di Lie Sang-Bong; il giallo dorato dà eco all’opulenza dei costumi di Andrè Kim; il nero della notte appartiene alla giovane generazione di designer; il blu è simbolo di integrità; il bianco rimanda alla leggerezza delle sagome di Jin Te-Ok.
Per finire, l’architetto e designer Lim Tae-Hee, ha impostato tutto in strutture poligonali asimmetriche che sovvertono il principio occidentale di prospettiva.
Più che una mostra, Korea Now! è stata per noi fonte di riflessioni estetiche di contrasti.
Abbiamo fatto qualche foto per voi: