Artwort
  • Home
  • Arte
    • Land Art
    • Street Art
    • Video
  • Architettura
  • Design
    • Graphic Design
  • Illustrazione
  • Fotografia
  • Passatempo
  • Speciali
    • Art for Earth’s Sake
    • Cult
    • Disegnini
    • Fotointervista
  • BOAW
AW SOCIAL
Facebook
Instagram
  • Wishlist
  • AWM
  • Submission
  • Article submission
  • About
  • Cart
Artwort
Artwort Artwort
  • Home
  • Arte
    • Land Art
    • Street Art
    • Video
  • Architettura
  • Design
    • Graphic Design
  • Illustrazione
  • Fotografia
  • Passatempo
  • Speciali
    • Art for Earth’s Sake
    • Cult
    • Disegnini
    • Fotointervista
  • BOAW
Museo dell mente
Artwort Arte Interazioni hi-tech – Studio Azzurro al museo laboratorio della mente
  • Arte

Interazioni hi-tech – Studio Azzurro al museo laboratorio della mente

  • 27 Aprile 2016
  • Fabiana Dicuonzo

Ai margini della città di Roma, nell’odierno comprensorio dell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria della pietà, sorge il Museo Laboratorio della Mente, un museo di narrazione con la missione di raccontare le tappe del manicomio chiuso nel 1999 dopo l’approvazione in Italia della legge Basaglia. L’intero complesso, immerso nel verde, consta di trentasei padiglioni di cui molti dismessi ed abbandonati al degrado. I sentieri contorti annullano la percezione spazio-temporale, rendendo difficile il raggiungimento del padiglione 6 restaurato nel 2000 per ospitare il Museo. Nel 2010 ha vinto il premio ICOM (International Council Of Museums) quale museo dell’anno per l’innovazione e l’attrattività nei rapporti con il pubblico.

Inventori di mondi. Sulla parete proiezioni delle storie dei due inventori di mondi, Gianfranco Baieri e Oreste Fernando Nannetti i cui graffiti sono incisi sul muro trasparente al centro della sala. Courtesy Museo Laboratorio della Mente
Inventori di mondi. Sulla parete proiezioni delle storie dei due inventori di mondi, Gianfranco Baieri e Oreste Fernando Nannetti i cui graffiti sono incisi sul muro trasparente al centro della sala. Courtesy Museo Laboratorio della Mente

L’allestimento è realizzato in collaborazione con lo Studio Azzurro, il gruppo milanese considerato uno dei laboratori di videoarte e sperimentazione visiva più importanti al mondo. Elemento costante nel percorso di visita è il muro, metafora della barriera dialettica che si crea tra normale e diverso, visibile e invisibile, società e malato schizofrenico. Che cos’è uno schizofrenico? Alla domanda di un giornalista, Franco Basaglia, psichiatra e fondatore della concezione moderna della salute mentale, risponde con un’altra domanda:

Che cos’è un disoccupato? Dato che entrambi sono ciò che sono in rapporto alla razionalità del potere, ovvero essi sono parte dell’area dell’esclusione

L’istituzione chiusa. Videoproiezioni sul tavolo bianco raccontano la storia dell’ospedale psichiatrico fino alla sua chiusura Courtesy Studio Azzurro
L’istituzione chiusa. Videoproiezioni sul tavolo bianco raccontano la storia dell’ospedale psichiatrico fino alla sua chiusura Courtesy Studio Azzurro

Obiettivo della visita è sensibilizzare, attraverso la storia del manicomio, alla tematica dell’emarginazione di coloro che sono considerati dalla società moderna i diversi. Nell’elaborazione di questo messaggio assume un ruolo importante l’ingegnosa creatività del collettivo artistico che, con le più moderne tecnologie, riesce a coinvolgere attivamente il pubblico in un susseguirsi di opere d’arte multimediali e interattive. Le installazioni stimolano una partecipazione così intima da mettere in discussione il proprio Io e la concezione che si ha dell’emarginato. Un’esperienza emozionale arricchita da videoproiezioni di interviste agli internati e agli operatori del manicomio. La visita si fa ancora più viva in alcune stanze dell’ospedale congelate così come si presentavano prima della sua chiusura.

Pianta concettuale del percorso museale. Courtesy Museo Laboratorio della Mente
Pianta concettuale del percorso museale. Courtesy Museo Laboratorio della Mente

L’ambientazione, le memorie, l’immedesimazione nella mente del malato inducono il visitatore a ritrovare se stesso dall’altra parte del muro e ad abbattere la barriera di pregiudizi mentali così che normale e diverso, sano e malato, reale e surreale, si disvelano e dialogano nella nuova consapevolezza che “da vicino nessuno è normale”.

Share
Tweet
Pin it
Fabiana Dicuonzo

You May Also Like
Visualizza Post
  • Arte
  • Flash

I lavori di Sung Hwa Kim sono una pausa meditativa dal quotidiano

  • Laura Malaterra
  • 4 Gennaio 2023
Visualizza Post
  • Arte
  • Flash

Performare intorno al Corpo di Napoli – Simona Da Pozzo

  • Nicola Nitido
  • 6 Dicembre 2022
Visualizza Post
  • Arte
  • SLIDER

La ceramic artist Sin-ying Ho ci racconta il poetico universo delle ceramiche cinesi

  • Laura Malaterra
  • 25 Ottobre 2022
Visualizza Post
  • Arte
  • Flash

Le sculture minimaliste di Vic Wright che evocano il mondo naturale

  • Laura Malaterra
  • 27 Settembre 2022
Visualizza Post
  • Arte

Soft Powers – Intervista a g. olmo stuppia sulla performance itinerante “grottesca”

  • Fabiola Mele
  • 26 Settembre 2022
Visualizza Post
  • Arte
  • SLIDER

Dagli inizi ai progetti futuri: C41 raccontato dai fondatori Luca Caizzi e Leone Balduzzi

  • Laura Malaterra
  • 9 Settembre 2022
Visualizza Post
  • Arte
  • Artwort Gallery
  • SLIDER

Super Uomo – La nuova serie di Erk14 ci invita alla libertà

  • Fabiana Dicuonzo
  • 24 Giugno 2022
Visualizza Post
  • Arte
  • Artwort Gallery
  • SLIDER

Catturare attimi sciolti | Intervista ad Andrea Mangione

  • Fabiana Dicuonzo
  • 8 Giugno 2022
Latest from Wishlist
  • Andy Warhol Drag & Draw: The Unknown Fifties
  • Folklore & Avant-Garde: The Reception of Popular Traditions in the Age of Modernism
  • Cinemas – From Babylon Berlin to La Rampa Havana
  • Form and Light: From Bauhaus to Tel Aviv
  • Cao Fei

Inserisci la chiave di ricerca e premi invio.