Il disegno è illusione: suggerisce tre dimensioni sebbene sulla carta ce ne siano solo due
M.C.Escher
A fine giugno il Palazzo Reale di Milano avrà l’occasione di ospitare fino a gennaio 2017 la produzione originale dell’artista olandese Maurits Cornelis Escher, famoso per le sue opere xilografiche, litografiche e acquerelli di un mondo che oscilla tra il reale ed il riflesso. Con la sola rappresentazione piana Escher riesce a ricreare immagini che proiettano elementi tridimensionali, irreali e impossibili.
L’opera Relatività è solo uno degli innumerevoli esempi del suo genio; uno spazio nel quale i soggetti si muovono su elementi architettonici convenzionali, ma che secondo il modo in cui vengono vissuti, mutano la propria funzione. Una semplice parete si trasforma in pavimento o una finestra in una botola, il tutto collegato da scale con orientamento instabile.
I personaggi, infine, rappresentano il culmine dell’opera. Il loro movimento determina una prospettive molteplici, le porte che per gli uni risultano verticali, per gli altri diventano botole sul piano orizzontale. L’ambiguità visiva conquista così significati mutevoli, esiste forse un modo migliore per esprimere il concetto di relatività?
Recap:
Maurits Cornelis Escher
Palazzo Reale di Milano, Piazza del Duomo, 12
dal 26 giugno 2016 al 22 gennaio 2017