Con il suo libro fotografico Clear of People, il fotografo polacco Michal Iwanowski ha deciso di ripercorrere a piedi, passo dopo passo, la strada percorsa da suo nonno Tolek e suo zio Wiktor in fuga dalla prigionia sovietica nel 1945.
Il risultato è una serie fotografica silenziosa, piena di quiete che nasconde orribili ricordi del passato.
Iwanowski ha iniziato questo percorso per ragioni personali, come un tacito omaggio che si è trasformato in breve tempo in una meditazione sul coraggio e la forza dello spirito umano.
Di seguito la bellissima dedica del fotografo:
I have no interest in judging history, nor am I interested in glorifying my relatives. But just what happens to all those people who one day wake up to a war? Who mourns the lost ones? Our landscape is crowded with ghosts on their way home. East. West. North. South. There is no room in history books to fit all those people.
This book is theirs.