Nel quartiere universitario di Hong Kong, Toby Ng, ragazzo dall’aria timida, ha creato nel 2014 Toby Ng Design, la sua personale azienda di design inserita all’interno di uno spazio di co-working chiamato theDesk.
Capace di dare una veste grafica accattivante ai dati sull’istruzione, la povertà e l’Aids, Toby Ng, per il suo tratto ironico e concettuale, è considerato uno dei designer emergenti più talentuosi di tutta l’Asia. La sua prima passione è l’infografica, l’arte di rappresentare informazioni e statistiche, grazie alla quale, ancora studente alla St Martins di Londra, ha vinto il Red Dot Award con il progetto The World of 100.
I suoi lavori si riconoscono per il tocco leggero e brillante come si evidenzia dalle scritte del ristorante Kitchen Savvy in cui perle di cultura salutista sono presentate in modo scanzonato. Ironico e scarico di erotismo è il Back Side Calendar, una colta presa in giro dei calendari che espongono il lato B delle donne. Più provocatorio ma sempre essenziale è Uncovered, il progetto fotografico di reportage che raccoglie le informazioni di migranti cinesi illegali a Londra in un libro letteralmente senza copertina perché “la copertina di un libro è come l’identità per una persona e le persone dentro questo libro non hanno identità”.
Oggi continua a stuzzicare la mente grazie a uno degli ultimi progetti La parabola di Gesù in cui è riuscito a rappresentare in un solo segno Dio.
Image as strategy, image as message.
Distilling ideas to its essence, compelling yet simple.
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Hai studiato Graphic Design a Londra, poi hai praticato le tue conoscenze a Londra, Singapore, Hong Kong e ora lavori nella tua città natale, Hong Kong. Qual è l’esperienza che ti ha più aiutato nel creare la tua visione?
Vivere, studiare e lavorare in differenti città e culture mi ha aperto la mente. Il modo in cui ho studiato e fatto esperienza nel mondo del design ed il pensiero sviluppato al Central St. Martins hanno avuto forte impatto su di me come designer.
Qual è stato il tuo primo lavoro dopo la laurea?
Ho fatto parecchi internship e freelance in molti studi a Londra per circa un anno prima di lavorare nel mio Studio di design a Hong Kong.
Quali sono i principi che rispetti sempre nei tuoi lavori?
Essere guidato dalle idee
Comunicare il più semplicemente possibile
Bella tipografia
Design ben fatto
Parlaci dello spazio di coworking in cui lavori. Come pensi possa essere utile per il tuo lavoro?
theDesk è uno spazio di coworking basato su una comunità inclusiva. Lo spirito è diverso dagli altri luoghi di lavoro: in un ambiente come questo possono accadere, cambiare, essere condivise tante cose, si possono creare nuove idee e opportunità di business che non puoi avere in un ufficio privato.
The World of 100 – Il Nostro Villaggio Globale è uno dei tuoi lavori più importanti. Parlaci del progetto e dei suoi sviluppi.
Se il mondo fosse un villaggio di 100 persone, come sarebbe composto? Il set di 20 poster è costruito su statistiche riguardanti l’espansione della popolazione nel mondo secondo diverse classificazioni. I numeri sono stati convertiti in grafici per dare un senso di avvicinamento: “Guarda, questo è il mondo in cui viviamo!”. Ho iniziato il progetto nel 2008 al Central St. Martins e si è sviluppato in The World of 100 Cartoline in formato di libro nel 2011. Inizialmente ero interessato all’infografica, ai grafici/linee/patterns ben eseguiti anche se non li capivo. Oggi invece penso che l’infografica possa essere un modo per far comprendere a tutti varie tematiche in un modo davvero semplice. Così ho realizzato The World of 100, basato sulla ricerca chiamata “Se il mondo fosse un villaggio di 100 persone” che trovo veramente interessante.
La tua mente è molto ironica e fantasiosa. Secondo te la creatività come può aiutarci nella vita?
La creatività e il design alla fine sono la soluzione al problema. Quando sei capace di vedere le cose differentemente, la tua vita può essere molto più interessante e divertente 🙂
Uno dei tuoi ultimi progetti è La Parabola di Gesù. Ci puoi spiegare il progetto è perché hai detto che potrebbe essere esposto nei musei?
La Parabola di Gesù è un progetto di design che intende inviare vibrazioni positive. Con uno stile contemporaneo e un tocco minimale, indica messaggi sulla vita legati a storie classiche con illustrazioni cariche di significato. Come mentore ti puoi sempre riferire alle Parabole di Gesù, per ricordarti di piccole, semplici idee che cambiano ogni giorno e sono sempre attorno a noi.
Anche se basato su contenuti cristiani, lo scopo complessivo non è religioso ma intende essere accolto da tutti indifferentemente. Abbiamo usato il contenuto della Bibbia solo per trasmettere il messaggio che ognuno di noi può relazionarsi ai problemi positivamente. E’ molto diverso da qualsiasi prodotto cristiano specialmente se lo paragoni con un prodotto cristiano asiatico. Il design è molto contemporaneo, sofisticato e attualmente è un approccio innovativo di trasmettere un’ idea. Non sarei sorpreso se vedessi questi prodotti nel bookshop di un museo.
Spero quello di capire come applicare il pensiero creativo e il design per aiutare la crescita del business, il lavoro e l’esecuzione molto più della comunicazione, la strategia e il branding.