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Artwort Architettura Underground Village Lisbon: creatività tra containers e bus
  • Architettura
  • Arte

Underground Village Lisbon: creatività tra containers e bus

  • 16 Novembre 2017
  • Jacopo Sposito

L’Underground Village di Lisbona è uno spazio ricettivo di creatività che ospita una comunità dedicata al co-working, ad eventi e performance.

Nasce nel 2011 dal progetto di Mariana Duarte Silva che, dopo aver trascorso una stagione a Londra a stretto contatto con l’Underground Village della città, ha deciso di portare con sé questo concetto per applicarlo nella sua città natale. Ciò è stato reso possibile grazie al sostengo della società ferroviaria Carris e dal Municipio di Lisbona.

L’Underground Village Lisbon si compone di 14 containers e autobus a due piani, coloratissimi grazie all’opera di famosi street artist locali, assemblati come fossero tetramini de gioco del Tetris in un’area recuperata dei docks lungo il Tago e Alcantara che ha come scenario il Ponte 25 de Abril.

L’ideatrice, in questo modo, rende catalizzatore un luogo prima connotato da quelle che sono le peculiarità dei famosi nonluoghi di Marc Augè, ovvero quegli spazi che hanno la prerogativa di non essere identitari e relazionali. Spazi in cui per tanto tempo gli individui si sono incrociati senza entrare in relazione tra loro perché sospinti dalla frenesia del loro lavoro. È così che viene sovvertita l’identità di un luogo, attraverso un progetto che coniuga cultura e lavoro, che invita non solo turisti ma anche locali a trascorrere del tempo in un ambiente dal fascino connaturato e arricchito grazie a questo vivace assemblaggio. Uffici, spazi per eventi e bar convivono generando una vera e propria comunità.

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Jacopo Sposito

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