Artwort
  • Home
  • Arte
    • Land Art
    • Street Art
    • Video
  • Architettura
  • Design
    • Graphic Design
  • Illustrazione
  • Fotografia
  • Passatempo
  • Speciali
    • Art for Earth’s Sake
    • Cult
    • Disegnini
    • Fotointervista
  • BOAW
AW SOCIAL
Facebook
Instagram
  • Wishlist
  • AWM
  • Submission
  • Article submission
  • About
  • Cart
Artwort
Artwort Artwort
  • Home
  • Arte
    • Land Art
    • Street Art
    • Video
  • Architettura
  • Design
    • Graphic Design
  • Illustrazione
  • Fotografia
  • Passatempo
  • Speciali
    • Art for Earth’s Sake
    • Cult
    • Disegnini
    • Fotointervista
  • BOAW
Artwort Illustrazione Behind The Cover – Martina Zena x Teiuq
  • Illustrazione
  • Speciali

Behind The Cover – Martina Zena x Teiuq

  • 3 Aprile 2018
  • Tommaso Mauro

Martina Zena è un’artista dagli interessi multidisciplinari alla continua ricerca di nuove forme d’espressione: arti visive, design e performance. Questa smodata sperimentazione l’ha portata anche a illustrare la copertina di Wabi Sabi, il disco d’esordio di Teiuq. Teiuq è un progetto musicale di Fabio di Salvo che, parallelamente all’avventura con i Quiet Ensemble, ha deciso di dedicarsi ad un’esperienza sonora fatta di collage di suoni provenienti da canzoni folk e canti religiosi.

Wabi Sabi – © Martina Zena
Wabi Sabi – © Martina Zena

Ti occupi di illustrazione, installazioni e la tua arte arriva fino alle performances: com’è stato, invece, lavorare alla copertina di Wabi Sabi di Teiuq e com’è nata la tua collaborazione con Fabio?
Mi piace oltrepassare e confondere i confini dei vari linguaggi: una pratica, per me, necessaria e fondamentale ed è anche il motivo per cui è iniziata questa collaborazione con Fabio, dato che le prime occasioni di confronto sono nate a proposito di un discorso più legato alla performance.
Ho scoperto il lavoro dei Quiet Ensemble in maniera casuale durante un festival a Roma. La ricerca e la sperimentazione di Fabio e Bernardo sono state subito di grande fascino ed impatto per me. Una fascinazione che ha dato via ad una serie di fortunati incontri ed eventi che hanno messo le basi per questa collaborazione.
Pensare ad un’immagine che vestisse il progetto di Teiuq è stato un cambio di campo abbastanza naturale anche perché abbiamo accompagnato il processo creativo comune ad un mio approccio alla produzione più istintivo. Ad un momento di progettazione ben programmato ha fatto seguito un momento di scoperta nel fare. Essere spettatori curiosi e attenti del proprio lavoro lo ritengo irrinunciabile.

Un disco fatto di sonorità internazionali, un collage, un mix di colori che la copertina rappresenta fedelmente. Come hai costruito la copertina di Wabi Sabi?
L’artwork ha preso corpo in maniera abbastanza spontanea durante un percorso di crescita e costante verifica.
L’immagine è stata costruita durante un confronto a due in cui si è trovata una sintesi estetica e visiva ad una necessità di comunicare un immaginario da parte di Fabio.
Fabio aveva un’immagine -un cielo invaso da stormi-, una storia -la leggenda dell’invenzione della musica da parte del dio Fuxi- e una visione -la bellezza dell’imperfezione. Io ho preso tutto questo e gli ho dato una forma.
Decidere di lavorare in serigrafia mi è sembrata una scelta necessaria, una tecnica nata in Giappone e a cui sono molto legata proprio perché mi permette di lavorare con l’errore, per me principio di bellezza e sorpresa.
La copertina ha diversi elementi che racchiudono in sé tradizioni e simbologie che rimandano ai luoghi da cui arrivano i suoni dell’album. Si vede infatti un cerchio, ovvero un grande sole che si riflette sull’orizzonte attraversato da un grande stormo che arriva a confondersi con una grande nuvola e a trasformarsi nel riflesso dell’acqua.
La cover finale è stata scelta poi tra una ventina di stampe tutte pezzo unico e differenti l’una dall’altra.

Chi ti ispira nel tuo lavoro?
Sono in continua ricezione, l’ispirazione è quindi a flusso continuo e arriva dalle persone che incontro, dai luoghi che attraverso e vivo e da accadimenti casuali. Ovviamente c’è poi tutta una serie di fonti d’ispirazione e confronto a cui guardo abbastanza frequentemente come alla sperimentazione assidua e alla sensibilità naturale di David Hockney, la materia fluida di Toccafondo, le forme imprevedibili di Canedicoda, la tensione al limite del Collettivo Cinetico, le voci di Stratos…

Copertina migliore di sempre?
La cover di un album che oramai ha più di cinquant’anni e che ha segnato un punto di non ritorno nel mondo della musica (e non solo): Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles.

Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band – © Peter Blake & Jann Haworth
Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band – © Peter Blake & Jann Haworth

Share
Tweet
Pin it
Tommaso Mauro

You May Also Like
Visualizza Post
  • Disegnini
  • Illustrazione

Intervista illustrata | Liz Levitin in 5 disegnini

  • Artwort
  • 9 Febbraio 2023
Visualizza Post
  • Disegnini
  • Illustrazione
  • SLIDER

Intervista illustrata | Juani Bengali in 5 disegnini

  • Artwort
  • 3 Gennaio 2023
Visualizza Post
  • Disegnini
  • Illustrazione

Intervista illustrata | Pernille Leger in 5 disegnini

  • Artwort
  • 11 Novembre 2022
Visualizza Post
  • Disegnini
  • Illustrazione

Intervista illustrata | Ana Duje in 5 disegnini

  • Artwort
  • 20 Ottobre 2022
Visualizza Post
  • Disegnini
  • Illustrazione

Intervista illustrata | Giulia Rosa in 5 disegnini

  • Artwort
  • 17 Ottobre 2022
Visualizza Post
  • Disegnini
  • Illustrazione

Intervista illustrata | Alessandro Ferrari in 5 disegnini

  • Artwort
  • 14 Ottobre 2022
Visualizza Post
  • Disegnini
  • Illustrazione

JSR x Artwort | Illustrated interview to Trajan Jia

  • Artwort
  • 4 Ottobre 2022
Visualizza Post
  • Disegnini
  • Illustrazione

Intervista illustrata | Theresa Feth in 5 disegnini

  • Artwort
  • 15 Settembre 2022
Latest from Wishlist
  • Andy Warhol Drag & Draw: The Unknown Fifties
  • Folklore & Avant-Garde: The Reception of Popular Traditions in the Age of Modernism
  • Cinemas – From Babylon Berlin to La Rampa Havana
  • Form and Light: From Bauhaus to Tel Aviv
  • Cao Fei
Super uomo is a ceramic can dedicated to Friedrich Nietzsche’s concept of metamorphosis. Drawing on the provocation of videos sponsored by energy drinks, @erk14_ opens a reflection on the contemporary man’s need for artificial substitutes to achieve a bit of security. 26 0
A little preview of our photographic interview w/ @hedrawerm 31 2
A little preview of our photographic interview w/ @tomislavmarcijus 25 1
Costa Nova in Ilhavo, Portugal, is a tiny village located in the north center of Portugal, between the ria (in Portuguese means river with salted water) and the Atlantic Ocean. 32 0
@parapaboom is the creative alter ego of Italian born illustrator Vanessa Branchi. She now lives between Uk and Italy but started her career as a graphic designer in London before moving to Berlin. Her work has been featured in global editorial publications as well as digital based platforms. 64 1
“Casa Triana” is the result of a 60 square meter apartment renovation located in the historic neighborhood of Triana, Seville. The apartment has been designed for a single woman, providing her with as much living space as possible. The main concept of the project was to create a singular open space, but avoiding the idea of the “Loft” as to not make it feel too empty or characterless. A series of colored niches create distinct programatic areas that give the apartment it’s unique identity, using readily available roof ridges - “cumbreras” in spanish - to create their triangular wall texture. 32 0

Inserisci la chiave di ricerca e premi invio.