Nice to Meet You è una conversazione breve e informale, un botta e risposta che si pone l’obiettivo di conoscere la persona che si nasconde dietro il designer, l’artista o il fotografo, di indagare sul suo percorso, i suoi interessi e il suo processo creativo, per conoscerlo e, perché no, arrivare a comprendere meglio i suoi lavori.
Abbiamo fatto una chiacchierata con Lita Poliakova, artista russa formatasi prima a San Pietroburgo, poi a Helsinki. I suoi lavori affondano le radici in eventi traumatici vissuti in prima persona e da una visione femminista del mondo. Dalle cose che le piacciono ai detti russi, dal percorso di studi ai progetti futuri, Lita ci racconta la sua visione del mondo senza inibizioni e mezzi termini.
Nome
Lita (Life is Torturing Awesome) Poliakova
Occupazione
Visual artist a tempo pieno. Sì, sorprendentemente. D’altronde te lo immagini un dottore, un ingegnere o un manager part-time?
Quanto è stato significativo il tuo percorso di studi per quello che fai oggi?
La mia laurea in arte mi ha aiutata a capire quello che non volevo fare. Io voglio creare.
Tre cose che ti piacciono
Le radiazioni elettromagnetiche colorate, le pietre, il vino Porto (c’è una lunga lista di liquori che mi piacciono, dal Gillet ai Gin)
Tre cose che non ti piacciono
I rimpiazzi, le mappe, le confezioni, specialmente quelle di plastica.
Un artista che ti ispira
Quelli che non hanno raggiunto i 30 anni (come Schiele o Basquiat) – gli spiriti che si sono bruciati velocemente.
Da bambina volevi diventare…
Sempre qualcosa che fosse fuori da ogni specifica. Non conoscevo mai i nomi dei lavori che avrei voluto fare.
Raccontaci il tuo processo creativo
Concettualizzazione, consumo, digestione, trasformazione. In altre parole, ripenso, riciclo e produco immagini e significati che nessuno mi ha chiesto di fare. Il tutto su uno sfondo ordinario e sanguinoso.
Il tuo ultimo lavoro
Inchiostri naturali, estrazione del colore dai nostri fratelli e sorelle meglio conosciuti come frutta, verdura e piante di cui siamo circondati e a cui siamo fisicamente simili. Abbastanza divertente e ambientale!
Il tuo prossimo lavoro
Qualcosa che non ho ancora visto
Il tuo mantra
Vabè
Un consiglio per chi vuole intraprendere il tuo percorso
Non farlo! Davvero, non andare in quella direzione a meno che tu non sia già perso e consapevolmente attratto dal vuoto e dalla miseria. Oh, scusa, troppo negativo.
C’è un vecchio detto russo che dice “If you don’t wanna poop, don’t torture your ass”. Ops, è un po’ volgare.
Quello che voglio dire è: assicurati di essere mentalmente stabile, entra in una delle scuole più prestigiose (ti daranno una formazione professionale, ma nessuno ti offrirà lavoro, tieniti pronto a gestire un lavoro part time del cavolo dopo la laurea) per avere una possibilità di visibilità (non parliamo ancora di successo) in questo ambiente bizzarro e competitivo.