Sarah Bejerano, fotografa cubana che vive e lavora tra Barcellona e l’Avana di cui vi abbiamo già parlato tempo fa, nella nuova serie An insular journey focalizza l’attenzione sul tema dell’insularità, quel vincolo di amore e odio che lega indissolubilmente l’uomo alla sua isola, quel senso di appartenenza, l’influenza che ha sulla vita, la creatività, l’emotività di chi sempre vuole fuggire per poi tornare. Il titolo della serie è dedicato ad un verso dello scrittore cubano Virgilio Piñera.
“I had always been interested in working on the topic of insularity, and in which way this label pursues all our lives, to those of us born in one island. This series was born from a verse by the Cuban writer Virgilio Piñera: La maldita circunstancia del agua por todas partes – La isla en peso, 1943”
Sarah narra, attraverso una continua sperimentazione fotografica, le esperienze vissute fatte di sensazioni, colori, ricordi e lunghe camminate dove introspezione e immersione nell’ambiente divengono elementi fondamentali.
“The fact of being born on a piece of land completely surrounded by water involves innumerable contradictory connotations: the sea becomes freedom and prison, the end and the beginning of “something”. Beginning or end of the island; the beginning or end of what is beyond, always as a more or less unattainable promise.”
Nascono così immagini che esaltano la natura selvaggia ma anche paesaggi di abbandono e strade dissestate che fiancheggiano e finiscono nel mare.
Dettagli di oggetti, forme e luoghi divorati dalla salsedine e corrosi dalla ruggine che regala colori di atmosfere brunite.