Mare rurale una sintesi perfetta di osmosi tra il territorio – la campagna pugliese con i suoi profumi di terra coltivata a grano, alberi da frutto, pomodori e ortaggi tipici – e il mare che appare all’improvviso e lontano laggiù, come una striscia di velluto colore del mare.
Un incanto quei colori mitizzati nelle immagini di Stefano Gio Semeraro di una terra dorata e arsa dal sole che finisce in un blu indefinibile, intenso e immobile di un mare accaldato che profuma di salsedine, la terra e il cielo.
“Mare Rurale racconta, per immagini, di un territorio poco esplorato e conosciuto in cui ho vissuto parte della mia vita. Si tratta di Specchiolla, piccola località balneare frequentata principalmente d’estate che si estende sul litorale brindisino, per molti anni il mio punto di riferimento perché i miei genitori gestivano un ristorante vicino alla scogliera…”
Siamo a Specchiolla dove il tempo si è fermato racchiuso anche lui, come il grande fico, tra i muri a secco di pietre color miele che si armonizzano con i grandi campi color ruggine, come li definisce Stefano che scopre il fascino dei luoghi della sua infanzia con immagini e parole di un poetico lirismo.
Così ci troviamo spettatori di un paesaggio unico che riaccende una passione mai sopita: la natura, l’ambiente e il paesaggio come riflesso del mondo.
Il paesaggio in armonia con ruderi, case nuove o mai finite, serbatoi abbandonati, inutili cancelli in strade polverose. Un dialogo silenzioso con la natura che con forza infrange l’asfalto che vorrebbe dominarla e ci regala bouganville e oleandri fioriti, tamerici spettinate dal vento, pini marittimi e dune e spiagge e il frinire delle cicale.
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