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Questa è una serie di interviste illustrate un po’ speciali perché realizzata in partnership con Tillanelli, un collettivo di illustrazione con base a San Pietroburgo. Il concetto di base è sempre lo stesso: 5 input a cui gli illustratori rispondono attraverso dei disegnini. Non un qualcosa di complesso e elaborato, ma proprio degli schizzi abbozzati su carta, come quando da bambini diamo forma alla nostra fantasia.
Andiamo a conoscere qualcosa su questa bellissima realtà e sulle illustratrici che ne fanno parte.
Tillanelli è uno studio di illustrazione creato e ispirato da donne. Siamo un team internazionale che si focalizza sull’illustrazione e il motion design. Amiamo l’estetica colorata e minimale e la narrazione chiara. Inoltre adoriamo la pizza.
Scopri di più sul progetto.
Mi chiamo Anjia, sono un’illustratrice digitale astratta. Sono cresciuta immersa in un’atmosfera molto artistica. Tutti i membri della mia famiglia sono artisti, tranne mia nonna – che era una musicista– e mio padre – che era un architetto. Non avrei potuto che essere un’artista e letteralmente non potrei vivere senza arte nemmeno per un giorno. Preferisco lavorare con le forme astratte perchè il processo di ricerca di queste è quasi meditativo per me. Provo sempre a tradurre il mio stato emotivo corrente nei miei lavori, è molto importante per me. Non so cosa succederà tra 20 anni, ma sarò senza dubbio un’artista fino alla fine.
Cosa sognavi di fare da bambina?

Cosa hai mangiato ieri sera?

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