Akuseki-stone in giapponese significa “pietra cattiva” e sono quella parte di pietre tenere, prodotte solo nella zona Ishiyama di Sapporo, che vengono scartate perché troppo morbide e di forma scadente.
Arashi Abe, designer giapponese nato a Gunma, ha pensato bene di utilizzare le akuseki – abbandonate in grandi quantità nelle cave anche perché prive di qualsiasi valore commerciale – per valorizzare proprio la loro morbida consistenza e così ha progettato la sua Akuseki-stone chair, composta da un telaio strutturale e un sedile.
Akuseki-stone chair possiede il fascino del nuovo che ricorda l’antico e le tradizioni, emana sobrietà e dignità, possiede un profilo ieratico che ricorda la compostezza e la solennità di un antico samurai.
“Poiché la pietra akuseki è friabile, la maggior parte si rompe e diventa piccola. Per raggiungere la giusta dimensione della sedia abbiamo unito due pietre akuseki, inserendo un giunto d’acciaio e fissando il tutto con un cavo ben teso. Ho chiamato questa parte “unità di pietra akuseki”.
Trapani elettrici, seghe per mattoni e carta vetrata per forgiare le pietre akuseki e poi filo metallico e fascette per unirle tra loro e creare una sedia dal design particolare e innovativo, un totem che collega e riunisce avanguardia e tradizione.
Nel 2019 Arashi Abe si diploma in Design alla Sapporo City University, indirizzo Spatial Design e vince “The Japan Institute of Architects in HOKKAIDO” e il “Diploma Design Competition, Special Award – MIYATA Prize”
La Akuseki-stone chair è esposta al pubblico presso la SCU Gallery di Sapporo fino al 31 marzo 2021.
Guarda tutti i lavori di Arashi Abe sul suo sito e il video.