Sono tutte bocche serrate che, solo a volte e con ritrosia, accennano ad un sorriso, lieve e tormentato come le loro vite. Siamo a Napoli nel Rione Sanità, guardiamo il progetto omonimo di Ciro Battiloro e ci frullano nelle orecchie quei suoni, quegli schiamazzi, quei richiami di voci napoletane che da sempre riempiono il nostro immaginario sonoro pensando alla napoletanità.

Ma sono immagini silenti dove parlano corpi rassegnati colti nei gesti e nelle consuetudini di una quotidianità in bianco e nero che non apre alla speranza ma illumina solitudini di abbracci solitari.
“Il Rione Sanità è amore, ironia e tragedia. I contrasti generano esistenze surreali. Le strade e le case si fondono, il privato diviene pubblico e il pubblico nasconde i segreti del privato. Il silenzio è un dono raro per questi vicoli ma nella sua rievelazione potete scoprire l’anima immensa e nuda di una umanità dimenticata”

Ciro Battiloro – fotografo nato a Torre del Greco, Napoli, dove vive e lavora – dopo gli studi in filosofia si è dedicato alla fotografia e utilizza, come nei suoi esordi, una macchina fotografica analogica. Da sempre interessato alla fotografia di reportage sociale, ha viaggiato in Marocco e Senegal, in Iran e nei Balcani. Il progetto Rione Sanità ha avuto premi e nomination in festival internazionali tra gli altri, nel 2021, il Festival de photo MAP Toulouse e il Belfast Photo Festival.
Guarda tutti i lavori di Ciro Battiloro sul suo sito e su Instagram.


