Il massimalismo, i dettagli, i colori e l’iperinformazione sono all’ordine del giorno. Bombardati da immagini, dettagli e orpelli, spesso si tende a guarda al contesto più che all’essenza delle cose.
Oggi vi parliamo di un’artista che in questo senso forse è decisamente anacronistica.
Emily Pettigrew è una pittrice figurativa americana classe 1991 che, come recita il titolo della sua personale all’Hunting Tavern Museum, è “troppo pura per questo mondo”.

I suoi lavori sono caratterizzati da un’atemporalità che li colloca in qualsiasi possibile momento della storia.
Pettigrew spiega:
“Il mio amore per l’austerità del paesaggio della mia infanzia si riflette in uno spartanismo del mio lavoro. Il mio principio fondamentale della pittura è la rimozione delle parti in eccesso, una riduzione agli elementi più belli di un’immagine”.

Sebbene scevre di ogni dettaglio o orpello, sembra non mancare nulla a queste scene sapientemente costruite che colgono tutta la dolcezza della vita e la quiete di momenti quotidiani come una donna che dorme, una stanza inondata da una luce calda o una prato fiorito.

Nata sulla costa del Maine, Emily Pettigrew ha affinato la sua tecnica grazie agli studi nella scena artistica newyorkese. Laureata al Pratt Institure in Communications Design e Storia dell’Arte e ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi.