Il termine “sostenibilità” dovrebbe essere riconosciuto come parola dell’anno 2020, dato che il suo uso è aumentato in maniera esponenziale. Il dibattito su questo concetto, ancora sconosciuto a molti, è stato notevolmente amplificato e tanti marchi si stanno adattando alla responsabilità ambientale, implementandola nei loro piani aziendali.
Lungi dall’essere una tendenza, la sostenibilità richiede un forte impegno per la salute del pianeta. Pertanto, adottare questa filosofia rispettosa, etica e consapevole significa inevitabilmente pensare al domani e alle generazioni a venire.
I social network sono diventati una fonte veloce per cercare notizie diventando così un ottimo mezzo per ottenere delle risposte. E ogni volta che vengono usate in maniera critica, queste piattaforme possono contribuire a rendere questa filosofia una realtà che dura nel tempo.
Dai workshop sull’upcycling alle discussioni sul consumo di plastica, ecco a voi i quattro dei profili più didattici in responsabilità ambientale e sociale.
HELLO HUBBUB
Lo studio creativo londinese Hubbub offre un’ispirazione quotidiana rivolta a coloro che vogliono una “vita più verde”. Dai consigli pratici per risparmiare acqua sull’irrigazione del giardino, ad una serie di 5 consigli che aiutano a ridurre il consumo di plastica durante il giorno. Facendo della praticità la sua ragion d’essere, la piattaforma britannica concentra il suo discorso su piccole azioni di routine per ridurre l’impatto ambientale.
La presentazione delle informazioni, in cui prevalgono contenuti audiovisivi accompagnati da disegni e schemi, aiuta ad interpretare l’importante messaggio che l’associazione difende.
La loro campagna “Grab Your Cup” in collaborazione con catene come Starbucks, McDonald’s e Costa, invita le persone ad utilizzare i bicchieri riutilizzabili eliminando così, l’utilizzo di quelli monouso.
MAKE SMTHNG
Attraverso la produzione artigianale e il savoir-faire, questa organizzazione combatte l’iperconsumismo della nostra società. Collegato a Greenpeace, Make Smthng ci invita ad immergerci nell’affascinante mondo del riciclo, dell’upcycling e del fai da te. Eventi divertenti e pratici con cui celebrare la creatività e l’ingegno, sono fattori ormai fondamentali nella lotta ai cambiamenti climatici.
Nel loro profilo possiamo trovare: consigli, tutorial, sfide e persino ricette. E se questo non è abbastanza, l’organizzazione celebra ogni anno la ‘MAKE STHNG Week’, un evento che coincide con il Black Friday e che mira a neutralizzare il consumo eccessivo.
FASHION REVOLUTION
Fondata da Carry Somers e Orsola de Castro nel 2013 in seguito al disastro del Rana Plaza, considerata la più grande catastrofe umana nel settore della moda in cui sono morti più di 1100 lavoratori, questa piattaforma promuove la sostenibilità nel settore tessile.
Composta da designer, produttori e consumatori provenienti da tutto il mondo, l’organizzazione combatte lo sfruttamento del lavoro e, dal momento che quella della moda è la seconda industria più inquinante del pianeta, si impegna a prevenire la distruzione.
I loro post fanno riflettere e spiegano dettagliatamente l’impatto ambientale con discussioni aperte sul greenwashing.
MRS PRESS
Clare Press, caporedattorice della sostenibilità dell’edizione australiana di Vogue, è il motore di questo profilo. Membro della Fashion Revolution dal 2014, la giornalista condivide contenuti didattici utilizzando strade diverse.
Da ‘The Wardrobe Crisis’, un podcast in cui parla di sostenibilità, cultura, moda ed attivismo, alla pubblicazione del suo primo libro, ‘Rise & Resist, How to Change the World‘, in cui affronta argomenti controversi come la giustizia sociale, i movimenti politici e le conseguenze del capitalismo sull’ambiente. Inoltre coinvolge i professionisti del settore, invitandoli a condividere le loro riflessioni ed esperienze attraverso brevi video.