È venerdì, e come ogni venerdì i ragazzi di Phases ci consigliano una nuova serie fotografica.
Questa settimana è la volta di Aleix Plademunt, classe 1980, un fotografo nato e cresciuto a Girona, città spagnola che si trova nella regione della Catalogna nei pressi di Barcellona.
Il fotografo, per il progetto “Almost There” (letteralmente “ci siamo quasi”) cattura i nostri sguardi pronto a descriverci il mondo dalle sue minime particolarità al suo grande insieme.
Ad introdurre questa grande galleria di immagini, un pensiero di Karl Ove Knausgaård che recita:
“Understanding the world requires you to keep a certain distance from it. Things that are too small to see with the naked eye, such as molecules and atoms, we magnify. Things that are too large, such as cloud formations, river deltas, constellations, we reduce. At length we bring it within the scope of our senses and we stabilise it with fixer. When it has been fixed we call it knowledge.”
È proprio su questa personale ricerca sulla comprensione del cosmo che il fotografo spagnolo fonda il suo lavoro. Il suo obbiettivo fotografico si rivolge al mondo del micro ma anche del macro con l’unico intento di far convivere e coincidere queste due diverse facce di un’unica medaglia: l’Universo.
Questa realtà ricca di contraddizioni è esplorata in un modo quasi del tutto oggettivo. Le cose succedono e appaiono così come sono, non c’è finzione e camuffamento. Lo strumento del fotografo documenta tutto riportandoci immagini forti e meravigliose, come quella di un incidente autostradale nel bel mezzo di una desolata regione nordica.
Il dualismo è il fil rouge di “Almost There”. Lo stesso dualismo presente nel concetto di questa indagine fotografica lo si ritrova nella scelta delle cromie. Il fotografo infatti, per rappresentare al meglio la sostanza del suo lavoro, segue come unica linea il bianco e nero.
Come sempre, la gallery completa la trovate su Phases.