Attirato dal lato oscuro e disfunzionale del progetto, Diego Zanella, designer, cool hunter ed insegnante di Storia della Grafica del Design e dei New Media allo IED di Venezia, sfida, con leggerezza e ironia, il limite (come quello, ad esempio, della percezione visiva, con le cornici barocche pixelate) stimolando sensazioni contraddittorie.
Oggetti, i suoi, dalla forte valenza simbolica, che stimolano a volte sensazioni ambivalenti, e si collocano in un’area interstiziale tra arte e design, concettuale ma senza intellettualismi.
“Sostanzialmente i miei sono metaprogetti, sono delle riflessioni sul design più che essere design vero e proprio. Sottilmente ludici anche se concettuali“.
Low Res Frame Reload, è la seconda di una serie di tre cornici in pezzo unico, ideate partendo dal concetto di glitch, un guasto digitale applicato a forme iconiche facilmente riconoscibili.
La struttura si compone di centinaia di cubetti in legni pregiati, utilizzati come fossero pixel di una foto di una cornice barocca scaricata dalla rete.
Giocando con il concetto di low resolution / high value, forma antica / informazione digitale, lavorazione accurata / trasmissione di dati imprecisa, il progetto mette in discussione i limiti della nostra percezione di una forma iconica e stimola una riflessione sulla possibilità di trasformare un errore digitale in qualcosa di valore.
Prodotta da Superego Editions, la cornice è alta 136 cm X 112 cm di larghezza, ogni cubo di legno è di 4 x 4 cm.
I materiali impiegati sono il faggio, il ciliegio, l’acero, il frassino, il mogano, il rovere, il bois de rose, il castagno, il palissandro, il noce.
Ph. Carmen Mitrotta