Fabio Novembre, nell’ambito della XXI Triennale di Milano, presenta Intro. Progetto di un interno realizzato per la mostra Stanze. Altre filosofie dell’abitare, a cura di Beppe Finessi, nella quale undici progettisti hanno dato una visione dello spazio domenstico italiano, sulla scia della mostra che si tenne al MOMA, nel 1972, dal titolo New Domestic Landscape. A undici stanze sono associati altrettanti progettisti e orizzonti filosofici: il progetto del designer leccese è legato all’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera perchè rimette al centro dell’attenzione la condizione di necessità, piuttosto che l’illusoria possibilità di scegliere. In questo senso l’architettura prende la forma di un corpo, una cavità che isola il visitatore in una dimensione inedita. La stanza ha la forma di un uovo, quale fonte di vita, e un trattamento duplice del guscio esterno, di freddo metallo specchiato, rispetto ad un interno rosso intenso, quasi un grembo materno. La composizione è completata da due donne antropomorfe poste a guardia dell’accesso.
Figlio di N.N. era un’espressione usata per i figli di padre ignoto che risultava discriminante rispetto a presunti criteri di perbenismo. Mi piace quindi pensare a N.N. come Natuzzi-Novembre per dare una doppia paternità ad ogni progetto che abbia bisogno di una storia e di una terra. La Puglia è la terra condivisa da entrambi, così come la vocazione al racconto, ed è su questi presupposti che nasceranno progetti come INTRO, figli di N.N
Gli undici progettisti sono Umberto Riva, Alessandro Mendini, Manolo De Giorgi, Lazzarini e Pickering, Marta Laudani e Marco Romanelli, Andrea Anastasio, Fabio Novembre, Duilio Forte, Elisabetta Terragni, Carlo Ratti, Francesco Librizzi.
Stanze. Altre filosofie dell’abitare
Triennale, viale Alemagna 6, Milano
dal 2 aprile al 12 settembre 2016
da martedì a domenica 10.30 – 20.30