Abbiamo parlato con Giosy Camardella e Titti Gallucci che hanno ideato, curato e inaugurato Pezzi di Napoli, un progetto che si pone l’obiettivo di raccontare la città ad un pubblico colto e cosmopolita attraverso frammenti di design e artigianalità in edizione limitata.
Pezzi di Napoli come piezz’e core per sottolineare il clima creativo e solare della città?
Pezzi di Napoli è il risultato della combinazione di diversi elementi, emozionali ed estremamente concreti: essere napoletane, conoscere e amare profondamente le incredibili potenzialità creative e il patrimonio culturale unico di questa città si unisce al nostro background lavorativo nel marketing e comunicazione. Siamo entrambe donne di impresa e abbiamo identificato una importante opportunità di mercato alla quale vogliamo rispondere con il nostro progetto.
La nascita del vostro spazio di ricerca di talenti ed energie creative si può certamente includere nella rinascita culturale della città e della Campania. Come vi sentite inserite in questo processo?
Il processo di rinascita culturale della città è indiscutibile e ci auguriamo inarrestabile. Vogliamo esserne parte attiva, creando anche importanti sinergie con gli attrattori culturali con i quali stiamo già dialogando da tempo. Ma non possiamo ancora anticipare nulla…
Pezzi di Napoli propone una collezione molto interessante che vuole evidenziare il prestigio e il valore dell’hand-made partenopeo, dall’home décor al fashion jewels. Pezzi esclusivi e riedizioni di grandi classici come la celebre Sunflower chair di Roberto Mango, architetto e designer che vinse nel 1967 il Premio Compasso d’Oro ADI, che seppe coniugare spirito napoletano e avanguardia. È stata questa la fonte di ispirazione per il vostro progetto? Il primo modello risale al 1953 dove artigiani napoletani lavorarono la conca in vimini mentre negli Stati Uniti, dove Mango aveva vissuto e operato per anni, venne realizzato il supporto circolare in ferro. Oggi viene prodotta completamente a Napoli?
La Sunflower è stata fonte di ispirazione ed è per noi un grande onore aver inaugurato la sezione Design con questo Pezzo Icona degli anni ’50, che è anche emblema dei valori che guidano il nostro lavoro e le nostre scelte: alto design unito all’handmade, stile unico, produzioni eccellenti, ecosostenibilità. La sfida di quegli anni dell’arch. Roberto Mango è diventata un po’ anche la nostra e, come lui, stiamo impattando con l’artigianato locale. A Napoli ci sono ancora eccellenze, ma dobbiamo essere pragmatiche, molti mestieri stanno scomparendo o non sono ancora strutturati per poter soddisfare pienamente la domanda, non crediamo però che questo fattore debba scoraggiare, anzi, proprio perché ci crediamo, vogliamo contribuire a dare una chance a chi nonostante la crisi e le innegabili difficoltà continua a scegliere l’eccellenza come unico parametro produttivo. Quindi puntiamo a produrre a Napoli, ma li dove non riusciamo, l’obiettivo è garantire un prodotto eccellente handmade in Italy. Obiettivo fondamentale è dare accesso al mercato internazionale a designer, artisti, architetti ad alto tasso di creatività che grazie al nostro portale e shop on line possono pubblicare e vendere anche i loro pezzi.
Presentate opere di artisti anche attivi nella promozione e valorizzazione del patrimonio culturale e artistico della città: l’architetto Stefano Mango, la designer e creatrice di Textile Tales Stefania Ricci, ad esempio. Come e da quanto tempo è nata la vostra collaborazione?
La collaborazione con Stefano Mango è nata quasi 2 anni fa, proprio mentre insieme dialogavamo sul progetto di riedizione della Sunflower disegnata dal padre Roberto. Dopo diversi incontri Stefano, che ha da subito colto lo spirito del nostro brand, ci ha mostrato un suo progetto di design tenuto nel cassetto, ci ha raccontato la sua storia, cosa rappresentava per lui, e non abbiamo avuto dubbi, ci abbiamo creduto, era un Pezzo di Napoli! Pezzi di Napoli ambisce a creare sinergie, avevamo bisogno di un tessuto di design avvolgente, originale e abbiamo proposto a Stefania Ricci, ideatrice di Textile Tales, di disegnare per noi: così è nata Intallium.
La chaise longue Intallium, frutto della progettualità di Stefano Mango con i tessuti disegnati da Stefania Ricci, rappresenta il continuum di quella feconda innovazione del design, della creatività e manualità partenopea iniziata negli anni ’50?
Si è esattamente così, sono elementi unici del patrimonio partenopeo che vogliamo valorizzare e mettere a sistema.
Un nome che è un invito al relax, in napoletano ‘ntalliarse significa indugiare, quel pigro intrattenimento che Intallium pare agevolare al massimo. I tessuti Textile Tales, disegnati a mano da Stefania, raccontano morbidezza e praticità come il ripiano in rovere estraibile in un istante. È vero che “fare una buona sedia è più difficile che fare un grattacielo” come ha detto in un’intervista il famoso architetto Mario Bellini? Intallium è il felice abbinamento tra eleganza e praticità che sempre il design dovrebbe perseguire?
L’expertise e la visione di Stefano vogliono rispondere proprio a questa esigenza, un oggetto dalla linea molto elegante nella sua essenzialità ma partendo da un bisogno preciso: godersi momenti di relax privilegiando il comfort. Intallium è un po’ più alta di una normale chaise longue e il suo ripiano è estraibile, un tavolino incorporato per non doversi alzare, avere tutto a portata di mano, per potersi ‘Intalliare’. Il tessuto di Stefania poi ha completato l’opera avvolgendola in modo suadente e con un disegno e colori molto originali e perfetti per quella forma.
Pezzi di Napoli è anche un brand per raccontare la città ed esaudire desideri. Interessanti le vostre proposte: Oltre i portoni itinerari segreti alla scoperta di spazi normalmente inaccessibili che attendono di essere scoperti e raccontati e l’exclusive esperience Per te per regalarsi o regalare un sogno, un capriccio progettato e realizzato ad hoc. Volete parlarcene più approfonditamente?
La nostra ambizione è far vivere Napoli rendendo accessibili luoghi privati o fuori dai soliti circuiti e soprattutto creando connessioni con persone – storici, artisti, designer, scrittori…- che fanno parte del nostro network e che hanno tanto da raccontare di Napoli, del loro rapporto speciale con la città.
E poi Via Mare, The siren’s route un invito a sorseggiare un calice di vino sull’elegante gozzo d’epoca Mursì per vedere Napoli navigando al tramonto. Un’idea suggestiva, una charme experience che dovete raccontarci.
In un’atmosfera di profumi e colori del mare del Golfo, dall’accogliente ponte e dall’ampia prua di Mursì, un gozzo d’epoca, si potranno gustare, i più autentici sapori della cucina partenopea, abbinati a vini selezionati. Un’esperienza indimenticabile, un viaggio di bontà all’interno dello straordinario patrimonio di gusto della città. Degustazione di finger food partenopeo di terra e di mare, vino e beverage, guida a bordo che racconta la storia della costa di Posillipo, marinaio e hostess.
Invitate i visitatori del vostro sito ad aprire uno shop presso di voi. Pensate che l’artigianato di alto livello possa dare un contributo importante per arrivare alla Napoli 2.0, o addirittura 4.0?
Lo shop on line è accessibile ad artigiani di tradizione e di eccellenza, ad artisti, designer architetti che sposano i nostri valori, che vogliono cogliere insieme a noi la sfida di raccontare pezzi del patrimonio di Napoli raggiungendo un target internazionale, utilizzando i nuovi strumenti digitali affiancati comunque a strumenti di comunicazione più tradizionali. È la nostra visione di una Napoli 2.0 ma di questo magari vi diremo poi.
Idee e progetti per il futuro?
Apriremo nuove sezioni, sia di oggetti sia di esperienze e una nuova sfida sarà innestare nel nostro progetto innovazione tecnologica sempre più spinta. L’aspetto più emozionante di è che è un contenitore nato come naturalmente in evoluzione, quindi siamo sicure che nuovi percorsi ed opportunità si apriranno strada facendo, seguiteci!