Francesca Rosella e Ryan Genz sono i nomi legati alla nascita, nel 2004, del brand londinese internazionalmente conosciuto come CuteCircuit.
Lei, nativa italiana, con un importante, e a tratti evidente, trascorso presso la maison Valentino, è il direttore creativo; lui, tecnologo d’Oltreoceano, è l’Interaction designer nonché CEO della casa di moda.
Questo 2014 vede dunque i festeggiamenti della prima decade di vita dell’azienda che, senza ombra di dubbio, verrà ricordata nei futuri libri di storia della moda come la capostipite di una nuova tendenza, quella del vestire tecnologico.
Il tratto distintivo del loro brand è questo: la tecnologia. Una nanotecnologia, microscopica, si direbbe invisibile considerando l’invariabilità del peso di una loro creazione che, quando indossata, prende forma, vita e colore.
Nascono come produttori di capi di Alta Moda che progettano nella loro sede di Shoreditch, cuore artistico di Londra, abiti che devono saper cogliere l’attenzione. Per la realizzazione di questi guardano all’Italia o agli Stati Uniti tenendo accuratamente a bada la selezione di materiali di altissima qualità. Sono bravi ed hanno successo nello Star System ma quanto di loro attrae calamitosamente e incuriosisce è una High-Tech Haute Couture.
Dal 2010 rendono accessibile ai principali rivenditori di moda le loro luminose collezioni con il lancio delle linee ready to wear.
Il duo tiene a precisare che i processi produttivi nascosti dietro una gonna che si illumina sono tecnologicamente avanzati, etici e puliti.
Dichiara Ryan che la tecnologia utilizzata nei capi è conforme alla direttiva RoHS al 100%, dunque non sono presenti sostanze pericolose nei prodotti né tracce di piombo o mercurio. I tessuti sono qualitativamente alti e loro, il duo fashion-scientifico, in attesa di ricevere i brevetti per i prodotti che progettano.
La sezione special projects non tarda ad essere inaugurata. Si annoverano in quest’ultima le creazioni realizzate esclusivamente per la popstar statunitense Katy Perry che in occasione del “Met Costume Institute Gala 2010” ha indossato metri e metri di seta e chiffon fluente contornati da 3000 micro LED che illuminavano il red carpet con un cangiante arcobaleno multicolor. È questa la vera firma del duo creativo.
Turn the lights on.
Nel 2012, CuteCircuit crea le U2 Jackets, i costumi per ciascuno dei componenti della leggendaria rock band degli U2, ognuno dei quali emette un affascinante gioco di luci. La tecnologia più spettacolare e luminosa in fatto di giacche mai vista durante un concerto.
La qualifica di più avanzata tuta da pilota nel mondo è da attribuire sempre ai Cute designers che con la migliore microtecnologia e un design futuristico hanno lavorato per Mercedes.
La fantomatica maschera interattiva sotto cui Bob Cornelius Rifo aka The Bloody Beetroots si nasconde è firmata Francesca&Ryan Circuit.
‘The twitter dress’ è stato commissionato a CuteCircuite dalla britannica compagnia telefonica EE in occasione del lancio del 4G nel Regno Unito. Si tratta di un elegantissimo vestito nero da grande soirée, indossato da Nicole Sherzinger, tempestato non solo da Swarovski ma particolarmente da centinaia di LED illuminati dall’interazione con un account Twitter. Tutti i cinguettii associati ad un determinato hashtag interagivano in tempo reale con i Led del vestito dando forma a diversi fenomeni luminescenti.
‘The Galaxy dress’, il più grande display indossabile mai creato al mondo è attualmente il pezzo centrale della “Fast Forward: Inventing the Future” in mostra al Museo della Scienza e dell’industria di Chicago. L’effetto che il vestito provoca alla vista è, in una sola parola, ipnotico. 24000 full color pixels, Led ultrasottili e dotati di estrema flessibilità, ricamati a mano su uno strato di seta in modo tale da rendere il tessuto dalla normale lucentezza e fluidità. A diffondere la luce sono quattro strati di chiffon e seta. L’abito risulta ultra tecnologico e allo stesso tempo leggerissimo, la parte più pesante infatti non è la tecnologia ma i quaranta strati di organza di seta che ricoprono la crinolina che rende ampia la gonna. Le zone del vestito prive di Led sono decorate con oltre 4000 cristalli Swarovski applicati con minuziosa destrezza a mano.
Riteniamo che il più speciale dei progetti CuteCircuit sia la T-shirt-OS. All’apparenza una di quelle semplici, basic, una maglietta grigia. In realtà rappresenta il nuovo modo di comunicare con il mondo, attraverso la sconvolgente capacità di condividere aggiornamenti di stati dei Social Network, musica e foto preferiti. Dotata di microfono, accelerometro, altoparlanti e una micro-camera, T-shirt OS è il futuro che si avvicina.
L’idea nasce dalla presa di coscienza dell’importanza della capacità espressiva che una t-shirt possiede seguita dalla spontanea questione: “perché scrivere o stampare sul tessuto quando posso collegare il mio iPhone e condividere il mio mondo digitale?” al quale si è cercato di dare risposta unitamente al produttore del Whiskey Ballantine. I signori in questione hanno dato vera e propria vita alla prima maglietta al mondo definibile come ‘tecnologia indossabile’. Hanno praticamente fatto a pezzi le barriere del possibile. La t-shirt si comporta come un’applicazione client dotata di un motore intelligente capace di comunicare con un dispositivo mobile e lasciarsi programmare. Un’idea geniale che permette di cambiare il messaggio della maglietta usando cinguettii in arrivo, foto postate e molto altro.
Wearable, sharable, programmable, 100% cotton t-shirt.
T-shirt-OS è indossabile, condivisibile, programmabile e in 100% cotone.
Il motto quello di lasciare un’impressione. Il risultato è un prototipo di maglietta vivente, parlante, impressionante:
Per introdurre quella che è stata la loro ultima collezione, la Fall/Winter 14, presentata alla NY Fashion Week, bisogna ancora fare uso di un ‘per la prima volta’ (sembrano non bastare mai quando si parla dei Mr & Mrs Cute) .
Per la prima volta nella storia della moda, infatti, le modelle in passerella hanno la capacità di controllare cosa stanno indossando. O meglio: attraverso un’applicazione di cui gli smartphone, che le modelle portano con loro mentre sfilano, sono dotati, queste hanno la possibilità di far cambiare aspetto, forma e colore a quanto indossano.
È il futuro della moda che Ryan e Francesca vogliono luminoso.
L’ispirazione viene da Roma, dai suoi musei e dai colori che cambiano a seconda che piova o ci sia il sole.
Per quest’ultima collezione hanno introdotto l’utilizzo di materiali prima d’allora trascurati quali l’alluminio rivestito e il nylon. Questi hanno contribuito sicuramente ad assicurare ai capi la qualità acquosa che volutamente il duo di designers riconduce al ricordo di pavimenti e vetri bagnati di una Roma evidentemente piovosa.
La novità sta anche negli accessori, introdotti con ammirevoli scarpe e borse che parrebbero conquistare i deboli cuori delle donne non appena s’illuminano, anche queste.
È evidente la loro bravura nel rendere sobria la silhouette femminile e allo stesso tempo di un pop cangiante.
Una sicura donna del Ventunesimo secolo, che vuole essere guardata, è la donna tipo CuteCircuit.
Colmato il divario tra tecnologia e moda, il duo di designers più tecnologico al mondo provvederà nei prossimi anni ad innovare e divertire i nostri futuristici guardaroba con indumenti che, dotati di una batteria dalle dimensioni non superiori ad un 50 cent, ci appariranno come incredibilmente magici.