Teresa Neppi è un’artista, danzatrice e illustratrice. La necessità che spinge al disegno e all’impressione su carta è quella della conservazione del pensiero, la materializzazione, la concretizzazione dell’immateriale sul foglio. Neppi crea una propria abitazione, un rifugio dove solo l’artista può nascondersi pur anelando alla condivisione. È un segreto composto da luci e ombre.
Quest’opera riporta all’osservatore il particolare e unico punto di vista del danzatore: l’accesso e la possibilità di entrare nell’intimo di chi si esprime con la danza. Il movimento del corpo su un ritmo, su un tempo scandito, interferisce con la vista, con l’orizzonte, con la percezione dello spazio. Danzare diventa possibilità di lavoro sul proprio corpo e sulla propria mente per affinare le proprie abilità, la forma più piena dell’espressione di libertà. Ciò permette di attraversare l’umano, disgregarsi, ricomporsi e fare esperienza di ciò che umano non è.