In questo tempo guidato dalla tecnologia rimaniamo affascinati da termini che paiono a volte desueti ma che ci riportano ad antichi ricordi. Caratteri mobili, ruggine & soia, serigrafia, ciclostile sono alcuni workshop di Tomo, uno studio di stampa e grafica con base a Palermo a pochi passi dal Teatro Politeama. Ponendo una particolare attenzione alla storia delle tecniche di stampa su carta e tessuti, Tomo però non esclude le applicazioni digitali al servizio della ricerca e della sperimentazione.Come è nata l’avventura di Tomo?
Tomo nasce soltanto in quest’ultimo anno ed è forse un riassunto degli ultimi 10 anni di esperienza nei circuiti dell’arte, della musica, della piccola editoria e dell’autoproduzione.
È diretta conseguenza di realtà forse più note come lo spazio espositivo Von Holden Studio – che è stata anche la prima sede dei nostri workshop – ancor prima Zelle Arte Contemporanea, e label come Direct Cut e Woolshop.
Lavoriamo da sempre a stretto contatto con artisti, musicisti e designer dando un supporto attivo al fermento culturale della nostra città.
Ad oggi Tomo ha sede in uno storico palazzo liberty del centro di Palermo condividendo lo spazio con due interessanti realtà cittadine, Azoto e Ugo Design.In questi anni si assiste ad un revival delle arti tipografiche tradizionali. Vi sentite inseriti a pieno titolo in questo revival?
Vivendo a Palermo siamo abbastanza decentrati da quanto accade sul territorio nazionale, ma ovviamente respiriamo lo stesso clima grazie al web, ai nostri viaggi, ad amici e collaboratori sparsi per il mondo.
In Sicilia le piccole tipografie fondono inesorabilmente i caratteri e spesso si trasformano in piccole copisterie per stare al passo. Non è ancora giunta pienamente la ventata di revival che ha investito il mondo della grafica e della stampa e a dirla tutta non ci interessa affatto che questo avvenga in maniera forzata.
Il digitale offre risorse interessanti, quanto le xerox o un torchio tirabozze.Tramandare il passato con l’innovazione del presente. Siete d’accordo con questo postulato?
Più che tramandarlo vogliamo assolutamente renderlo vivo. Non siamo dei fan dell’innovazione portata ad estreme conseguenze né tantomeno dei passatisti, molto più semplicemente abbiamo voglia di alimentare l’interesse per la storia delle tecniche di stampa, dal ciclostile alle stampanti ad aghi, dalle stampe laser alla serigrafia manuale, passando per la stampa a blocchi e la tipografia.Seguite i progetti di artisti, editori, designer, creativi ed illustratori ma i vostri workshop sono rivolti a tutti, dai 15 ai 99 anni. Quali sono i vostri principali fruitori più appassionati?
Il nostro pubblico è davvero eterogeneo, sicuramente molti studenti delle accademie di belle arti, IUAV, ISIA, facoltà come architettura o disegno industriale, ma anche artisti, artigiani e progettisti che affrontano chilometri per raggiungerci da altre città. Da Catania ad esempio, dove abbiamo un nutrito gruppo di amici che ci supporta – come Ritmo, realtà che vi invitiamo a seguire online – o dal resto d’Italia.Bellissimi i vostri kit, chi li apprezza maggiormente?
I kit sono nati inizialmente per assecondare le nostre esigenze. In Sicilia è davvero difficile reperire determinati strumenti di lavoro, è necessario acquistarli all’ingrosso a cifre spesso scoraggianti.
È stata una conseguenza naturale assemblare i nostri kit, frutto di lunghe ricerche e test su un’infinità di materiali, e successivamente renderli disponibili a prezzi accessibili.
I nostri kit hanno raggiunto varie parti d’Europa e siamo davvero contenti di aver indirettamente collaborato con tanti creativi e designer che in queste settimane hanno acquistato i nostri prodotti.
Speriamo davvero che i nostri acquirenti si affezionino ai nostri kit, costruiti per essere dei fidati compagni di lavoro. Operate anche in sintonia con le scuole, visto che il workshop serigrafia è rivolto ai bambini dagli 8 anni?
Non ancora a dire il vero, ma è sicuramente uno dei nostri obiettivi futuri. Troviamo davvero stimolante la possibilità di integrare la nostra esperienza con diversi percorsi formativi all’interno dei licei o delle scuole primarie.
Ci sono ancora opportunità nel mondo del lavoro per chi vuole iniziare questo tipo di attività?
Poche opportunità, ma probabilmente non è una buona ragione per non tentare.Progetti per il futuro?
Al momento siamo concentrati sulla progettazione del catalogo della prossima mostra di Daniele Franzella per le Fabbriche Chiaramontane, un progetto ambizioso di cui siamo lieti di far parte.
Inoltre stiamo lavorando ad una nuova collezione di borse in pelle disegnate e cucite da MDD. Pezzi unici serigrafati a mano con illustrazioni tratte da antichi cataloghi di vendita per corrispondenza.
Per il futuro ci auguriamo di ampliare e rinnovare l’offerta dei nostri workshop, ad esempio ottimizzando l’aspetto che riguarda i colori organici e naturali, elaborando alcune delle più antiche tecniche di stampa occidentali ed orientali.
Alcuni mesi fa affascinati dalla stampa alla ruggine tipica della Romagna – un vero patrimonio culturale – ne abbiamo testato un particolare adattamento anche grazie ai consigli di una generosa stampatrice d’esperienza come Elena Balsamini.