Quest’anno abbiamo imparato a volerci bene, sarà il lockdown, sarà una rinata consapevolezza di sé, ma il mercato della skincare ha avuto un’impennata. Fino a poco fa si tendeva a pensare a questo mondo come un ambiente prettamente consumistico, con packaging usa e getta, tanta plastica e sostanze nocive per l’ambiente.
Per avere una guida che ci permetta di muoverci all’interno di questo mondo con più consapevolezza, abbiamo chiamato gli esperti. Beauty Soup è una piattaforma genderless dove ritrovarsi per parlare di bellezza e benessere senza pregiudizi, etichette o canoni estetici predefiniti. Attraverso illustrazioni flat e colorate, il team (formato da Domenica Melillo, Elena Ametrano e Martina Bliss) propone un concetto di bellezza inclusiva, con un occhio di riguardo verso la salvaguardia dell’ambiente.
Ed è proprio per la sua attenzione all’ambiente che abbiamo chiesto a Beauty Soup di guidarci alla scoperta dei migliori brand ecosostenibili sia nei packaging che negli ingredienti.
Kjær Weis
“Makeup as skincare. Skincare as ritual. Natural as luxury” questo è il claim di Kjær Weis, un brand tra i primi a creare packaging refill per i suoi prodotti.
Make-up completamente naturale senza sostanze tossiche dalle altissime prestazioni e cruelty free, in packaging dall’alto design funzionale che è possibile acquistare solo una volta e poi ricaricare all’occorrenza, diminuendo così il proprio impatto ambientale e gli sprechi.